Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Sparatoria a Sant’Anastasia con revolver e mitra. Fermato un 19enne. Grave bimba di 10 anni

Almeno 10 i proiettili esplosi in piazza Cattaneo: a terra i segni dei colpi sparati con una mitraglietta. La famiglia colpita per caso: per i genitori ferite superficiali; operata la bimba di 10 anni. Sentiti in caserma due giovani

Spari contro un bar nella piazza centrale Sant'Anastasia, in provincia di Napoli: feriti genitori e bimba di 10 anni. I carabinieri sul luogo della sparatoria

Napoli, 24 maggio 2023 – - I Carabinieri di Castello di Cisterna ha fermato un 19enne con l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma. Il provvedimento in seguito a quanto accaduto ieri sera in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo del Comune di Sant'Anastasia.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 19enne, insieme ad altra persona in corso di compiuta identificazione, a bordo di uno scooter in movimento, avrebbero esploso almeno dieci colpi di arma da fuoco nella piazza dove erano presenti cittadini e avventori di alcuni bar e gelaterie. Le armi utilizzate, un revolver ed un mitra, sono state prima ostentate dai due giovani con atteggiamento aggressivo e poi utilizzate in un successivo passaggio a bordo dello scooter sparando verso la piazza.

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Durante l'azione di fuoco è rimasta coinvolta una famiglia, che era intenta a consumare un gelato all'esterno di un bar: i frammenti di alcune ogive, esplose ad altezza uomo, hanno raggiunto una giovane madre residente a Volla, ferita all'addome nonché la figlia minore (di appena 10 anni), quest'ultima, ferita gravemente alla testa da un frammento di ogiva, è stata sottoposta a delicato intervento chirurgico ed è tuttora ricoverata in prognosi riservata presso l'ospedale Santobono di Napoli. Ferito lievemente il papà della piccola mentre è illeso il fratellino di 6 anni che erano all’interno con amici di famiglia.

A fare fuoco sarebbero stati due giovani, poco prima mandati via dal posto. I motivi dell'allontanamento non sono ancora chiari. Il padre, 43 anni, è stato ferito lievemente alla mano, la madre 35enne è stata colpita all'addome e qualcosa colpisce la figlia di 10 anni alla testa, e in ospedale poi le estrarranno una scheggia di proiettile dallo zigomo.  

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Immagini al vaglio degli inquirenti

Indagano carabinieri coordinati dal sostituito procuratore della Dda Antonella Serio. Le immagini delle sparatoria riprese dalle telecamere della zona sono al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di risalire ai responsabili. 

Due giovani vengono ascoltati in questi minuti nella caserma dei Carabinieri di Sant'Anastasia. Non è chiaro se siano sentiti in qualità di sospettati o di persone informate sui fatti. Al momento non è stato spiccato alcun provvedimento di fermo in relazione alla sparatoria e al ferimento dei tre membri della famiglia.

Bimba operata d’urgenza

Subito è stato effettuato l'intervento chirurgico d’urgenza sulla bambina. C'è "cauto ottimismo" circa le sue condizioni all'ospedale Santobono dove è ricoverata. In sala operatoria è stato rimosso il proiettile che l’ha colpita. I sanitari hanno effettuato anche una seconda operazione. 

La piccola è ricoverata in prognosi riservata e resterà in sedazione per 72 ore, dopo un primo intervento chirurgico d'urgenza e l'impianto di un trasduttore di pressione intracranica. Per la violenza dell'impatto ha riportato infatti un trauma cranico grave. La bimba è giunta ieri sera all'ospedale pediatrico napoletano poco dopo il ferimento avvenuto nel corso di una sparatoria all'esterno di un bar in piazza Cattaneo a Sant'Anastasia dove stava mangiando un gelato con il mamma e il papà, feriti anche loro. I genitori restano ricoverati al Cardarelli di Napoli. Le loro condizioni di salute non destano preoccupazione

Illeso fratellino di 6 anni

Insieme alla piccola di 10 anni colpita alla testa da un proiettile davanti ad un bar-pasticceria di Sant'Anastasia, ed ai genitori, rimasti anche loro feriti, c'era anche il fratellino di 6 anni, rimasto illeso perché al momento della sparatoria era all'interno con dei conoscenti del nucleo familiare. Il piccolo non ha assistito alla scena. È stato affidato dal padre ai conoscenti con cui la famiglia era a prendere il gelato, per poi essere prelevato da uno zio accorso a Sant'Anastasia per prendersi cura del piccolo.

Cos’è successo 

Raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre mangiavano un gelato ai tavolini di un bar nella piazza centrale del paese. Padre, madre e figlia sono rimasti feriti ieri sera 23 maggio a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli.  Secondo le prime informazioni che emergono dalle indagini non erano loro gli obiettivi dei proiettili sparati in piazza Cattaneo, almeno, 10, da due uomini. 

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Sul posto è arrivato il magistrato della Dda. Tra le prime ipotesi, la “stesa” nella centralissima piazza Cattaneo a Sant'Anastasia potrebbe essere successiva ad un litigio tra ragazzi.  

Un'altra ipotesi investigativa è che la sparatoria sia un raid dimostrativo con spari in aria messo in atto da affiliati a clan del vicino quartiere di Ponticelli a Napoli per affermare la propria forza sul territorio.

Proiettile estratto nella notte

Rimossa nella notte la pallottola che si era fermata, secondo le prime informazioni, nello zigomo della bambina. Ne ha dato notizia il deputato Francesco Emilio Borrelli, che si è recato stanotte in ospedale, dopo aver parlato con il direttore sanitario dell'ospedale pediatrico Santobono, Rodolfo Conenna. La piccola è stata sottoposta in mattinata ad un altro intervento, è intubata ed in rianimazione ma i sanitari sono fiduciosi sull'evolversi delle sue condizioni.

Le condizioni della mamma

Non è in condizioni preoccupanti la donna ferita nel corso di una sparatoria a Sant'Anastasia, nel Napoletano, e trasferita in nottata all'ospedale Cardarelli di Napoli. La donna, 35 anni, è madre della bimba di 10 anni ricoverata all'ospedale pediatrico Santobono. Patrizio Festa, responsabile del reparto Trauma Center del Cardarelli, spiega che "la signora ha riportato una ferita superficiale della parete anteriore dell'addome che non ha leso organi interni né ne ha superato lo spessore, per cui abbiamo la ragionevole certezza di dover curare una ferita che non può essere causa di danni permanenti o futuri. Ovviamente la prudenza è doverosa, per cui - fa sapere - la signora resterà in osservazione al massimo per 48 ore, per poi valutarne la dimissione". 

A terra i segni di alcuni dei colpi sparati

Gli autori del raid contro un bar di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli, nel quale è rimasta ferita la famiglia, tra cui la bambina di 10 anni, hanno usato una mitraglietta. In due sono arrivati nella tarda serata di ieri martedì 23 maggio ed hanno sparato ripetutamente contro l'esercizio commerciale, poi sono andati via. A terra sul posto sono visibili le tracce di alcuni dei colpi sparati. 

La famiglia di Pollena Trocchia

È di Pollena Trocchia (Napoli), la bambina di 10 anni colpita alla testa mentre, in compagnia dei genitori, mangiava un gelato nella centrale piazza Cattaneo, nella vicina Sant'Anastasia. I tre erano fermi nei pressi di uno dei bar più noti del paese, davanti al quale si ritrovano di solito decine di giovanissimi. La piazza è da sempre ritrovo di ragazzi, ma le persone più anziane, di mattina numerose nei pressi del bar dove ieri sera c’è stata la sparatoria, ricordano che è stata anche lo scenario di vari raid negli anni della nuova camorra organizzata.

Guerra tra bande rivali

Gli anni bui del vesuviano, quando anche a Sant'Anastasia, come negli altri comuni dell'hinterland, si aveva paura di uscire per la guerra tra le bande criminali che si contendevano il predominio del territorio. "Ma ora si litiga per motivi stupidi - fanno notare gli anziani - ragazzini che urlano, si azzuffano, usano pistole. Ci vorrebbe il controllo, prima dei genitori, che li lasciano in strada, e poi delle forze dell'ordine. Ma qui rischiamo anche di perdere la stazione dei carabinieri. Di cosa vogliamo parlare. Sono in affitto e li hanno sfrattati, forse li spostano. Intanto noi abbiamo paura di uscire di sera, perché anche se c'è gente, se non sei vittima di una rapina si rischia lo stesso la vita come è successo ieri sera”

Posto e momento sbagliato

"Ho parlato con lo zio della piccola sono amici cari, persone splendide, quindi sono rimasto molto sconvolto dalla notizia", a dirlo è Carlo Esposito, sindaco di Pollena Trocchia, comune di residenza della famiglia vittima della sparatoria. "Ho chiamato il fratello del papà della bambina, e tutti sono in ansia per le condizioni della piccola, ma anche preoccupati perché la mamma potrebbe dover essere sottoposta anche lei ad un intervento chirurgico" aggiunge. Il sindaco di Pollena sottolinea che l'accaduto ha "dell'incredibile". "L'unica colpa di questa famiglia - ha affermato il primo cittadino - è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato"

Notizia in aggiornamento