Sabato 12 Ottobre 2024

Maxi sequestro a una società di cerimonie nel Napoletano: matrimoni da sogno senza (apparenti) profitti

L’azienda gestiva una nota location per eventi da 200 invitati ad Acerra. Ma i bilanci apparivano in perdita. Sequestrati 1,3 milioni di euro, sigilli anche a case e terreni tra Napoli e Brindisi

Bancarotta fraudolenta. Sei persone arrestate. Sequestrati due immobili

Il sequestro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza

Napoli, 12 ottobre 2024 - Matrimoni e cerimonie in una struttura da sogno, tutto perfetto tranne un particolare: chi la gestisce non pagava le tasse. È stato sequestrato più di un milione di euro alla società che gestisce un’importante location per cerimonie ad Acerra, nel Napoletano.

Il sequestro preventivo, che ammonta a un milione e 300mila euro, è scattato anche per il rappresentante legale e del gestore di fatto dell'azienda per il reato di dichiarazione infedele. Sigilli anche su unità immobiliari e terreni in provincia di Napoli e Brindisi.

Cerimonie da sogni senza (apparente) profitto

Tutto è iniziato con una verifica fiscale eseguita dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli. La sala ricevimenti - molto nota nel Napoletano e con una capacità ricettiva di oltre 300 persone - aveva una fiorente attività, nonostante dai bilanci venisse presentata una situazione finanziaria in perdita.

A innescare l’ispezione di finanzieri, che ha poi dato il via alle indagini coordinate dalla procura di Nola, era stata infatti “la sproporzione tra i dati reddituali dichiarati, che fotografavano un'attività 'in perdita', e il reale volume d'affari testimoniato, invece, dai numerosi eventi ospitati, tra l'altro pubblicizzati sui canali social”, spiegano i finanzieri in una nota. “Tale distonia - aggiungono - era stata poi confermata dagli ulteriori riscontri”.

Il sequestro di case, terreni e soldi

Il sequestro preventivo, eseguito anche nella forma “per equivalente” (cioè a titolo di risarcimento del danno) ha riguardato il profitto del reato contestato: ovvero "le somme dovute all'Erario dalla società e non versate, e, quindi, sono state sequestrate le disponibilità finanziarie della società e degli indagati, quote sociali e svariate unità immobiliari e terreni in provincia di Napoli e Brindisi, nonché oggetti preziosi e contanti”.