Napoli, 11 marzo 2023 - È diventata una nuova attrazione per tifosi e per i turisti, soggetto da selfie, il palazzo nella zona della stazione centrale dove le foto dei calciatori del Napoli, sistemate sui quattro piani, fanno assomigliare la facciata dell'edificio ad una pagina dell'album figurine Panini. Lo stop in campionato con la Lazio non ha frenato del tutto le iniziative che celebrano, con largo anticipo, la conquista dello scudetto e sono sempre più le case che espongono su balconi e finestra la bandiera azzurra. Oltre alle foto sul palazzo, gli undici giocatori con più presenze e mister Spalletti, ci sono anche due stiscioni. 'Grazie ragazzi' e 'Uh 'o ciuccio vola'.
Parola d'ordine: "Tacere"
La parola d'ordine è: tacere. Non è scaramanzia, no. Perchè oramai, salvo clamorosi imprevisti, lo scudetto sembra destinato al Napoli. Tuttavia tacere, e parlare solo di 'S...alvezza', come si legge in quasi tutti i post social dei tifosi, non significa non agire. Gli ultras delle due curve hanno deciso solo di aspettare ancora una, forse due, domeniche per pensare a come allestire la festa di quello che sarebbe il terzo tricolore. Terzo, come terza, quest'anno a Dubai, è stata la vittoria dei Mondiali dell'Argentina, seconda squadra della città che fu la patria di Diego Maradona. Un segno del destino? Per i napoletani chiaramente sì. E quindi, se dovesse accadere che la squadra di Spalletti riesca a mantenere il vantaggio di 12-15 punti sulle inseguitrici anche ad aprile, sarà quello per i gruppi ultrà di Curva A e Curva B il momento di pensare a celebrazioni.
La festa nel segno di Maradona
Una sola certezza, per ora: le celebrazioni saranno proprio nel segno di Maradona. E quindi si potrebbe pensare a una grande 'pezza' che prenda buona parte della Curva B con il volto di Diego, ricordando un po' le pezze con cui si coprì in occasione del primo scudetto una vasta superfice del Vesuvio, che diventò bianco, rosso e verde; o sagome con la sua faccia indossate da tutte le persone presenti allo stadio.
Magliette appese ai fili, torte e uova di Pasqua
Non solo il palazzo con le maxifigurine dei calciatori appese ai balconi, i vicoli della città intanto già ribollono come un vulcano. A ogni angolo si vedono bandiere azzurre con il numero 3 stampato al centro di un tricolore o il volto di Maradona; le sagome dei calciatori in formazione in discesa lungo una scalinata; le magliette dei calciatori appese ai fili che attraversano il vicolo. Nei negozi impazzano torte e uova di Pasqua dedicate a Oshimen e compagni. Ma sugli spalti nessuno osa ancora intonare "Vinceremo il Tricolor". Questo almeno fino alla partita di questo pomeriggio11 marzo contro l'Atalanta. Se il Napoli dovesse vincere, in attesa della Lazio, potrebbe portarsi addirittura a più 17. E allora, a dodici partite dalla fine, sarà difficile non mettere in piedi lafesta.
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