Martedì 23 Luglio 2024

Scampia, individuate strutture per gli sfollati del crollo. Il prefetto: “In molti non potranno tornare”

“Ci devono trovare una sistemazione vera”, fanno presente i residenti della vela celeste. Intanto la maggior parte ha trovato rifugio presso parenti e amici

Napoli, 23 luglio 2024 – Sembra essere tornata calma la situazione nei tendoni allestiti dalla Protezione civile per le famiglia colpite dal crollo del ballatoio della Vela celeste. In tarda mattinata, era infatti emerso un problema con l’acqua potabile. “In questo momento abbiamo poca acqua, prendete una bottiglietta a famiglia”, avrebbe invitato un operatore presente sul posto. Una mancanza grave, considerando che tra gli sfollati ci sono moltissimi tra bambini e anziani. Quasi 800 persone sono rimaste per ore sotto il sole di luglio con meno di un bicchiere d’acqua a testa. Al momento attuale, non è rimasto quasi nessuno nei punti di raccolta della Protezione civile: quasi tutti hanno trovato appoggio presso parenti e amici.

“Devono finire i controlli e poi ci faranno tornare dentro”, aveva dichiarato in mattinata un residente, mentre teneva in braccio una bambina piccola. “Stiamo qui ad aspettare che ci trovino una nuova casa”, aveva controbattuto un altro. In altre parole, gli sfollati non sapevano cosa sarebbe successo nelle ore seguenti.

Nel primo pomeriggio, alcuni sfollati hanno occupato per protesta alcuni locali della facoltà di medicina dell’Università Federico II

A seguito di una riunione del Comitato coordinamento soccorsi riunito dal prefetto Michele Di Bari alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, è emerso “un quadro che per alcuni versi probabilmente non consentirà il rientro di alcune persone”. Tuttavia, sembra che siano state già individuate strutture per accogliere circa 400 persone. Sui numeri si avrà maggiore contezza dopo la riunione del Ccs convocata nel pomeriggio alle 16. Non è chiaro se tra i potenziali alloggi rientreranno anche le scuole, come paventato nelle scorse ore. Un’ipotesi che non alletta gli sfollati: “Ci devono trovare una sistemazione vera in albergo perché non faremmo file davanti ai bagni stanotte”.