Giovedì 14 Novembre 2024

Omicidio Grumo Nevano, strangolata la 24enne Rosa Alfieri. Arrestato il vicino di casa

Elpidio D'Ambra, presunto autore del femminicidio, ha avuto un malore e si è recato all'ospedale di Fuorigrotta. Due agenti lo hanno riconosciuto dalle foto segnaletiche

La vittima Rosa Alfieri (foto dal suo profilo Facebook)

La vittima Rosa Alfieri (foto dal suo profilo Facebook)

Grumo Nevano (Napoli), 2 febbraio 2022 - È stato arrestato il vicino di casa di Rosa Alfieri, la 24enne uccisa ieri pomeriggio a Grumo Nevano. Il 31enne Elpidio D'Ambra è il presunto autore del femminicidio, l'ipotesi più accreditata è che la ragazza sia stata strangolata per motivi ancora tutti da accertare. Sarà l’autopsia sul corpo della vittima a stabilire se prima della morte sia stata consumata una violenza, fisica o sessuale. D'Ambra si trova ora negli uffici della Questura in via Medina. 

L’uomo è stato rintracciato nel quartiere di Bagnoli, la sua fuga è durata meno di un giorno. Era infatti sparito dopo il ritrovamento del corpo della ragazza, uccisa nell’appartamento preso in affitto dal 31enne. Sulle sue tracce le forze dell'ordine erano fin dalla serata di ieri, quando i sospetti si sono concentrati sul giovane che era rientrato da qualche tempo dalla Spagna.  D'Ambra ha avuto un malore dopo aver girovagato tutta la notte e l'intera giornata di oggi e per questo motivo si è recato nell'ospedale San Paolo nella zona di Fuorigrotta a Napoli. Due agenti di polizia impegnati in un altro servizio, lo hanno riconosciuto essendo state diffuse foto segnaletiche e lo hanno fermato.

Elpidio D'Ambra fermato per l'omicidio di Rosa Alfieri,
Elpidio D'Ambra fermato per l'omicidio di Rosa Alfieri,

Sommario: Lutto cittadino, la comunità nel dolore. "Proclameremo il lutto cittadino quasi sicuramente nel giorno dei funerali. Poi abbiamo in mente altre iniziative: prima una fiaccolata e poi sicuramente intitoleremo una strada a questa ragazza. Vogliamo lasciare un suo ricordo nel paese". A spiegarlo è Gaetano Di Bernardo, sindaco di Grumo Nevano, il centro della provincia di Napoli dove ieri è stata uccisa la giovane Rosa Alfieri, 24 anni.

Il sindaco: "La comunità è sconvolta"

Il primo cittadino questa mattina ha incontrato i genitori di Rosa. "La famiglia è distrutta dal dolore", dice Di Bernardo. Il sindaco conosce anche la madre del 31enne accusato di aver ucciso la giovane. L'uomo, vicino di casa della vittima, è stato arrestato pochi minuti fa. "La madre – spiega Di Bernardo – è una mia cliente. Anche la loro famiglia è sconvolta, mi hanno fatto presente il loro dolore".

Il ragazzo, che era sparito dai radar dopo la scoperta del corpo di Rosa, era appena ritornato a Grumo Nevano dopo essersi trasferito in Spagna. Ha vissuto nello stato iberico per diversi anni prima di tornare nel piccolo centro della provincia di Napoli pochi mesi fa, prendendo in affitto l'appartamento di via Risorgimento dove ieri si è consumata la tragedia. La casa in cui vive il 31enne è di proprietà della famiglia della giovane vittima.

"La comunità di Grumo Nevano è sconvolta, vicina alla famiglia che ha subìto questo lutto. Una cosa del genere – aggiunge il sindaco – non dovrebbe mai accadere. Mi dispiace per la mia terra, che mai era stata sconvolta da un fatto così grave".

Cosa è successo 

Sono andate avanti per tutta la notte e sono ancora in corso da parte dei carabinieri, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, le ricerche del vicino di casa di Rosa Alfieri, la 23enne uccisa ieri 1 febbraio a Grumo Nevano (Napoli), probabilmente strangolata dopo aver reagito ad un tentativo di violenza sessuale. 

Due fasci di fiori bianchi questa mattina sono stati deposti dinanzi al portone della 23enne.  Dall'alba di oggi 2 febbraio in via Risorgimento è un continuo via vai di persone. Numerose quelle che chiedono ai giornalisti novità sullo sviluppo delle indagini e che vogliono sapere se l'uomo, irreperibile dal pomeriggio di ieri, sia stato rintracciato dalle forze dell'ordine.

Caccia al vicino di casa

Due le circostanze che hanno generato forti sospetti verso il vicino della ragazza, un 31enne: il corpo di Rosa è stato infatti trovato nell'abitazione dell'uomo, e questi è scappato subito dopo il fatto.

Di certo si sa che il 31enne era arrivato da poco nell'abitazione al primo piano del palazzotto di proprietà della famiglia di Rosa, ed era quindi un affittuario del papà della vittima. La dinamica è invece ancora tutta da accertare, anche perché non sarebbero emersi per ora testimoni diretti del fatto né altre persone che abbiano raccontato di eventuali precedenti incontri tra i due.

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Attirata nell’appartamento del vicino

L'ipotesi è che la 23enne, che viveva con i genitori al piano superiore, sia stata attirata dal vicino nella sua abitazione a pian terreno, e questi potrebbe aver tentato un approccio sessuale respinto dalla ragazza; circostanza, quest'ultima, che potrebbe aver poi provocato la reazione violenta del 31enne, che ha ucciso la giovane strangolandola. Si tratta di ipotesi suffragate da elementi di prova emersi che però potranno essere confermate con certezza solo con l'autopsia, che potrà rivelare se la ragazza ha subito violenza e si è difesa, e dallo stesso presunto responsabile una volta che verrà individuato e fermato.

L’allarme lanciato dal padre

Il corpo di Rosa, 23enne descritta come molto dolce e disponibile che aiutava il padre nella contabilità e il fidanzato nella tabaccheria di famiglia, è stato trovato dal padre, che non vedendola ritornare ma vedendo l'auto della figlia parcheggiata nel cortile interno del palazzo, era andato a bussare alla casa del vicino per vedere se l'avesse vista; questi ha detto di «no» e solo dopo due ore il papà della ragazza ha sfondato a spallate la porta di casa del vicino, che intanto era scappato, trovando il corpo della 23enne in bagno, privo di vita, con uno strofinaccio in bocca e i vestiti non a posto.

Le parole del sindaco di Grumo Nevano 

Gaetano Di Bernardo, il sindaco di Grumo Nevano, si è recato poco fa in via Risorgimento dove ieri sera è stata uccisa Rosa Alfieri. Il sindaco ha confermato che l'uomo in fuga dalla serata di ieri solo da qualche mese aveva fatto ritorno nella cittadina a nord di Napoli, dopo un periodo trascorso all'estero, in Spagna. Per questo motivo aveva chiesto anche la residenza. "Il mio pensiero e quello dell'intera comunità cittadina, ovviamente, va alla famiglia Alfieri. Noi non li lasceremo mai soli", ha aggiunto. Il sindaco ha anche detto che nella serata di ieri ha sentito la mamma dell'uomo in fuga: "È una donna distrutta dal dolore".