Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Napoli, pugno in faccia al ginecologo nel vecchio policlinico: 39enne arrestato

Aggredito dal parente di un neonato che qualche ora prima aveva avuto una crisi respiratoria. L'ennesima aggressione, Anaao Assomed dichiara lo "stato di emergenza delle cure sanitarie"

Medici in corsia (immagini d'archivio)

Medici in corsia (immagini d'archivio)

Napoli, 5 marzo 2023 - L'ennesimo pestaggio contro un medico, l'ennisimo intevento delle forze dell'ordine in un ospedale a Napoli. L'ultimo episodio è di due giorni fa e ieri mattina gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli, sono intervenuti nel pronto soccorso ostetrico-ginecologico dell'ospedale Vecchio Policlinico per la segnalazione di un'aggressione nei confronti di un medico.  Gli agenti, giunti sul posto, hanno accertato che poco prima un uomo in forte stato di agitazione, dopo aver incontrato sulle scale esterne del nosocomio il ginecologo di una sua parente che aveva partorito giovedì scorso con alcune complicanze, senza alcun motivo, lo ha aggredito colpendolo al volto con un pugno.  Inoltre il medico, dopo essere stato sottoposto alle cure del caso, ha raccontato ai poliziotti di non essere stato nemmeno presente il giorno del parto. Gli agenti hanno identificato l'aggressore, un 39enne con precedenti di polizia, e lo hanno arrestato per lesioni personali aggravate.   Presidio di polizia al Pellegrini ma solo fino all'1 di notte: "Mo' mi mettono le manette"

Cosa è successo

Il ginecologo è stato aggredito e ferito alla testa dal parente di un neonato che qualche ora prima aveva avuto una crisi respiratoria.  Il fatto ha suscitato profonda indignazione in città dove si sono ripetuti negli ultimi mesi episodi analoghi, con aggressioni ad operatori sanitari. Il ginecologo è stato prima medicato sul posto e poi portato all'ospedale Vecchio Pellegrini.  Secondo la ricostruzione di 'Nessuno tocchi Ippocrate', gruppo Fb che si occupa di denunciare le aggressioni agli operatori sanitari, "tutto è iniziato quando un neonato ha avuto una crisi respiratoria all'interno del nido. Il piccolo, già con sofferenza pre e perinatale - è spiegato - è stato immediatamente trasferito alla Terapia intensiva neonatale. I parenti, venuti a conoscenza dell'accaduto, non sappiamo per quale motivo, se la sono presa con il ginecologo di guardia. Il professionista, "particolarmente stimato è caduto al suolo esanime". 

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Anaao Assomed dichiara lo "stato di emergenza delle cure sanitarie"

"Ancora un'aggressione a un collega, un vero e proprio agguato questa volta al Policlinico Vanvitelli di Napoli. Di fronte all'ennesima violenza non ci resta che dichiarare lo stato di emergenza delle  cure sanitarie. Chiediamo un incontro urgente con i Ministri interessati, ma non ci accontenteremo di vaghe dichiarazioni d'intenti. O si cambia subito o ci fermiamo", è l'appello ultimatum di Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed. "L'ennesimo episodio di aggressione registrato in questi ultimi mesi contro un medico che sta esercitando la sua professione rappresenta un importante segnale di allarme". Così Gianfranco Nicoletti, rettore dell'università "Vanvitelli", parla dell'aggressione di un ginecologo in servizio proprio nel Policlinico universitario.

 "Una categoria troppo esposta e poco tutelata, oggetto di violenza gratuita, nella quale forse si dovrebbe avere più fiducia. Esprimo solidarietà e vicinanza al medico, da parte mia e dell'intera comunità accademica", conclude Nicoletti. "Non è più possibile assistere inermi a una escalation di violenza contro il personale sanitario, chi indossa un camice bianco non può e non deve essere il bersaglio della rabbia di assistiti e pazienti"  aggiunge Roberto Crisafulli, segretario aziendale Cisl Funzione Pubblica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli. 

"Come Cisl Funzione Pubblica siamo ancora una volta e sempre saremo al fianco degli operatori sanitari - ha concluso Crisafulli - e metteremo a disposizione e a titolo gratuito i nostri uffici legali per la tutela dei diritti del personale che subisce queste vili aggressioni. Noi ci siamo e siamo pronti a costituirci parte civile in eventuali processi a carico dei responsabili".