Pozzuoli (Napoli), 15 gennaio 2024 – "È emerso uno spaccato di disinvolto malaffare radicato intorno al comune di Pozzuoli e in altri luoghi per assicurare corsie preferenziali nell'aggiudicazione di appalti pubblici”. Sono chiare le parole che il gip di Napoli Antonio Baldassarre usa nell'ordinanza con la quale oggi ha disposto 11 misure cautelari notificate dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Napoli nell'ambito di un'indagine che ha portato in carcere Nicola Oddati, all'epoca dei fatti componente della Direzione Nazionale del Pd e attualmente dirigente della Regione Campania, l'ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, Giorgio Palmucci, ex presidente di Enit e l'imprenditore puteolano Salvatore Musella.
Le indagini e le perquisizioni
Tutto ruota sulle intercessioni e le agevolazioni messe in moto - secondo gli inquirenti - per l'assegnazione dell'appalto per la realizzazione e la gestione di un importante complesso turistico alberghiero nel Rione Terra che doveva sorgere sull'Antica Rocca della città puteolana. Dall'attività investigativa sono poi emerse altre presunte irregolarità relative all'assegnazione di appalti anche in Puglia e Calabria, sempre attraverso il presunto interessamenti di figure politiche. L'aggiudicazione degli appalti, che ha coinvolto “innanzitutto l'imprenditore Musella”, si legge nell’ordinanza del giudice, “avveniva attraverso corsie preferenziali anche in cambio di tornaconti personali importanti per chi si adoperasse per garantire tali risultati”. Le perquisizioni della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile risalenti all'aprile 2022 hanno consentito di bloccare le presunte procedure illecite: l'appalto, infatti, venne revocato dalla nuova Giunta di Pozzuoli, revoca poi confermata anche dal Tar.
“I favori per mettere le mani sull’Antica Rocca”
L'imprenditore puteolano Salvatore Musella, utilizzando collaboratori e dipendenti avrebbe corrisposto una lunga serie di favori finalizzati all'aggiudicazione dell’importante appalto per la realizzazione e gestione di un imponente complesso turistico-alberghiero sulla Antica Rocca dio Pozzuoli. Secondo gli inquirenti della Procura di Napoli, per mettere le mani sull'Antica Rocca, un insediamento che si affaccia sul golfo sovrastando il porto, sgomberato a causa del bradisismo e poi interamente ristrutturato, avrebbe versato periodicamente somme di denaro all'ex dirigente nazionale del Pd Nicola Oddati. Ma non solo: gli avrebbe messo a disposizione delle vetture (tre) a per l'uso personale, regalato abiti su misura e soggiorni in hotel, anche per la sua compagna, oltre a ristrutturazioni edili per se e per lei.
L’ex sindaco e l’ex presidente di Enit
Secondo l'ipotesi accusatoria, Figliolia, allora sindaco di Pozzuoli, avrebbe ricevuto la promessa di somme di denaro e dell'assunzione di persone a lui gradite nelle società di Musella che voleva aggiudicarsi la concessione "ad ogni costo" nel Rione Terra. L'imprenditore, secondo il gip, "si era adoperato con ogni mezzo per avvicinare i vertici dell'ente locale comunale e assicurarsene in questo modo la collaborazione". Dall'ordinanza si evince che l’ex presidente di Enit Palmucci, invece, si sarebbe adoperato per cercare potenziali partner "amici” da affiancare alla società vincitrice mentre Oddati era considerato una sorta di "fiduciario" di Musella nella ricerca di "relazioni e contatti illeciti".
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui