Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Pompei, sequestrata ditta di costruzioni: scarichi illegali e rifiuti pericolosi

L’azienda, inoltre, aveva realizzato opere edilizie in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico: avrà cinque giorni di tempo per sgombrare l’area dai rifiuti

Rifiuti abbandonati (foto di repertorio)

Rifiuti abbandonati (foto di repertorio)

Napoli, 29 giugno 2021 - Il Nucleo Ecologico dei Carabinieri di Napoli ha posto sotto sequestro un’azienda di Pompei, la DG Scavi Srl, operante nel settore dell’edilizia e del movimento terra. Il titolare è ritenuto responsabile dei reati ambientali di scarico abusivo di reflui industriali, abbandono di rifiuti speciali pericolosi e di aver realizzato opere edilizie in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico, senza le autorizzazioni previste.

Il sequestro preventivo disposto dal gip di Torre Annunziata è stato necessario per impedire il protrarsi dei comportamenti illeciti, che avrebbero ulteriormente aggravato la situazione ambientale dell’area.

Le irregolarità dell’azienda

In base alle verifiche fatte dai Carabinieri, la DG Scavi aveva utilizzato l’area esterna dell’azienda per stoccare illecitamente rifiuti speciali pericolosi e non, come scarti di plastica e residui di rifiuti solidi urbani. Nel terreno, inoltre, scaricava illecitamente acque utilizzate per i lavaggi dei piazzali e degli oli dei mezzi parcheggiati.

Nel corso del sopralluogo i Carabinieri hanno anche trovato tre vasche interrate prive di certificazione di tenuta stagna piene di reflui biologici provenienti dai servizi igienici. La Procura ha disposto lo sgombero entro cinque giorni da tutto quanto stoccato e depositato nell’area sottoposta a sequestro.

Infine, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, erano state costruite senza autorizzazione strutture in ferro e calcestruzzo utilizzate come uffici, spogliatoi per il personale e servizi igienici.

I controlli per evitare l’inquinamento del fiume Sarno

L’operazione si inserisce nella campagna dei Carabinieri del Nucleo Ambientale per rimuovere le cause di inquinamento nel fiume Sarno, individuando gli scarichi abusivi di reflui industriali che direttamente o indirettamente compromettono l’ambiente del bacino idrografico del corso d’acqua.