Napoli, 27 marz0 2023 - Quattordici anni di reclusione. Questa la condanna inflitta a un bengalese di 23 anni accusato di aver stuprato al porto di Napoli, tra il 19 e il 20 ottobre 2022, un'agente di polizia che aveva appena terminato il turno e si stava dirigendo alla propria auto, parcheggiata alla stazione marittima. L'uomo, prima di abusare della poliziotta, la colpì alla testa con un sasso. Il giudizio si è svolto col rito abbreviato e la sentenza è del gup Federica Colucci. Il bengalese era imputato di tentato omicidio e violenza sessuale e rispetto alla richiesta del pm ha avuto due anni di reclusione in più. La vittima, anche se stordita, provò a difendersi perchè il bengalese tentò anche di strangolarla, prima di trascinarla in un posto appartato e violentarla.
Il sindacato di polizia Fsp aveva chiesto “un intervento forte, diretto e concreto, che consenta allo Stato di riaffermare la propria autorevolezza, garantendo ordine e legalità”.
Cosa è successo
La poliziotta aveva concluso il suo turno di servizio in un Commissariato del centro e si era recata al parcheggio interno al varco Pisacane nel porto, quando era stata improvvisamente aggredita dal giovane che l'aveva colpita alla testa con un sasso, tentando poi di strangolarla per abusare di lei. Dopo aver chiamato il 113, la donna ha fornito agli agenti intervenuti le informazioni utili a individuare l'aggressore, rintracciato in via Duomo e arrestato per tentato omicidio e violenza sessuale. Dopo gli abusi, nella notte la poliziotta è stata ricoverata all'ospedale Cardarelli ed è stata dimessa il giorno seguente.
Napoli, cinque rapine e stupro su una studentessa: catturati tre aggressori Napoli, invitata a pranzo drogata e violentata: due condannati per stupro di gruppo