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Grigliata (immagini di repertorio)
Napoli, 8 aprile 2022 - In vista delle grigliate e dei pic nic tipici di Pasqua e Pasquetta il Centro Grandi ustionati dell'ospedale di Napoli ha lanciato un appello per la sicurezza. Pasqua e Ferragosto, rappresentano i momenti critici di ricovero per gli incidenti provocati dall'uso improprio di alcol etilico per alimentare braci e falò. In una nota, il nosocomio più grande del Mezzogiorno ricorda che "il costo medio di ogni grande ustionato a carico del sistema sanitario regionale è più di 120mila euro tra degenza e interventi, senza parlare delle sofferenze indicibili alle quali i pazienti stessi sono purtroppo condannati".
Incidenti con conseguenze gravissime
"L'alcol etilico causa il 70% dei ricoveri in Terapia intensiva Grandi ustionati - ha spiegato Romolo Villani, direttore della Terapia intensiva Grandi ustionati (Tigu) - , con ustioni che interessano in media il 45% della pelle, e arrivano a picchi del 70%. Incidenti che si ripetono con puntualità ogni anno e che cambiano per sempre la vita delle persone". Proprio a causa di questi incidenti, ogni anno al Cardarelli vengono ricoverati in media 100 pazienti, la metà dei quali perdono la vita. "Quelli che sopravvivono - ha aggiunto - portano i segni dell'incidente per sempre e spesso devono imparare a convivere con gravi invalidità".
Fatale il ritorno di fiamma
Ad essere fatale è il ritorno di fiamma, che si produce quando si alimenta il fuoco con una bottiglietta di alcol etilico. "L'errore più comune è quello di credere di poter gestire questo fenomeno - ha detto Anna Lanza, dirigente medico Tigu - In una frazione di secondo il fuoco risale il getto di alcol e fa esplodere la bottiglia, che solitamente è di plastica. A quel punto non c'è più nulla da fare, il gesto di un momento segna una vita per sempre". L'appello dei medici è, dunque, di trascorrere i momenti di festa in sicurezza, evitando di esporsi a rischi inutili e, soprattutto, evitando di usare alcol etilico per alimentare le braci.
"I nostri medici, infermieri e operatori sociosanitari sono straordinari nel prendersi cura di chi vive il dramma di essere un grande ustionato - hanno sottolineato il direttore generale del Cardarelli, Giuseppe Longo, e il direttore sanitario Giuseppe Russo - La speranza nel lanciare questo appello è quella di poter evitare che anche questa Pasqua delle vite si perdano o siano rovinate per sempre a causa di una terribile sottovalutazione del pericolo".