Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Omicron, medici di famiglia al collasso: "Non reggiamo l'onda d'urto"

“I nostri studi sono sommersi, come le terapie intensive nel corso della prima ondata". A lanciare l’allarme i medici di base della Fimmg Campania

Napoli, 30 dicembre 2021 – Medici di base travolti dai pazienti, la variante Omicron sta mettendo in crisi la medicina del territorio. “I nostri studi sono sommersi, come le terapie intensive nel corso della prima ondata. Non saremo in condizione di reggere ancora a lungo l'impatto della variante Omicron, che non porta a un numero elevato di ospedalizzazioni, ma che ricade invece completamente sulla gestione assistenziale del medico di famiglia". A lanciare l’allarme sul rischio di collasso degli ambulatori di medicina generale, sono i medici di famiglia della Fimmg Campania.

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I medici campani chiedono attenzione a un problema che "in questi giorni rischia di passare sotto silenzio, ma che nelle prossime settimane potrebbe esplodere in tutta la sua drammaticità". Ma non solo. Mentre tutti guardano agli ospedali e ai tassi di occupazione delle terapie intensive e reparti ordinari, il territorio, che è il cuore dell'assistenza sanitaria, rischia di saltare”.

"Reggere quest'onda d'urto – dice Corrado Calamaro, segretario amministrativo Fimmg – non è possibile. La minore gravità dei pazienti affetti da Covid si traduce in un carico impossibile da sostenere, anche perché al medico di medicina generale viene demandata anche tutta la burocrazia legata alla gestione della malattia".

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Tra positività, quarantene, terapie domiciliari e consulti telefonici, sono centinaia le richieste che quotidianamente arrivano ai singoli medici base, richieste di assistenza che si sommano alle visite negli studi, spiegano i camici bianchi. "Parliamo di migliaia di persone – aggiunge Luigi Sparano, segretario provinciale della Fimmg – che hanno il Covid o che hanno sintomi influenzali. Numeri che aumentano in modo esponenziale e che ci portano a credere che nelle prossime settimane la situazione possa rischiare di diventare ingestibile. Servono decisioni immediate su obbligo vaccinale, limitazioni più strette agli assembramenti e modelli di relazione e comunicazione diretta efficaci tra i medici di medicina generale e i sistemi di sanità pubblica che hanno la responsabilità delle quarantene e degli isolamenti, come dell'accesso ai tamponi molecolari nel pubblico".