Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Omicidio di Rosa Gigante, il figlio tiktoker: "Apriva solo a me a mia sorella"

Il salumiere napoletano a Porta a Porta ha raccontato di non essere riuscito a vedere la madre perché al suo arrivo "La polizia aveva già sbarrato tutto" e di non credere che l'omicidio, per il quale è stata fermata una vicina, sia legato alla gelosia per il suo successo

Il salumiere, divenuto famoso su TikTok, Donato De Caprio

Roma, 21 aprile 2023 - "No, non ho fatto un'idea perché sia successo". Ha risposto così Donato De Caprio alla domanda di Bruno Vespa che, nella puntata di Porta a porta andata in onda ieri stasera, chiedeva al salumiere-tiktoker napoletano se si fosse fatta un'idea di come sia potuto accadere l'omicidio di sua madre. "Io stavo lavorando, ho avuto una telefonata da mio figlio che la nonna non si sentiva bene, mio figlio non riusciva a parlare perché è un bambino, e la signora del piano di sotto mi ha detto, vieni a casa che tua mamma non sta bene", ha raccontato De Caprio. Una volta arrivato a casa "non ho avuto nemmeno il tempo di vederla né di entrare perché c'era già la polizia che aveva sbarrato tutto". De Caprio ha detto di non spiegarsi come la vicina sospettata dell'omicidio possa essere entrata in casa: "Mia madre - ha dichiarato - apriva solo a me e mia sorella". E di non credere che l'omicidio possa essere frutto della gelosia per il suo successo.

Cosa è accaduto

Rosa Gigante, 73 anni, mamma del celebre salumiere-tiktoker Donato De Caprio, è stata assassinata il 18 aprile nel quartiere Pianura a Napoli, si suppone al culmine di una lite nata per futili motivi, legata al posto auto, o alla posta. A rendere una parziale confessione seguita da una serie di "non ricordo" è stata Stefania Russolillo, 46enne vicina di casa della vittima, fermata dalla Procura in quanto gravemente indiziata dell'omicidio e portata nel carcere femminile di Pozzuoli. 

La vittima sarebbe stata colpita alla tempia con un martello, strangolata con un filo di ferro e poi data alle fiamme.

I familiari della vittima in precedenza hanno dichiarato di ritenere impossibile che la donna abbia agito da sola.