Giovedì 31 Ottobre 2024

Omicidio della madre del tiktoker Donato De Caprio, fermata la vicina: "Non ricordo"

La famiglia di Rosa Gigante, 73 anni, trovata morta nella sua casa di Pianura, a Napoli, sotto choc: “Non ha agito da sola”. La famosa salumeria "Con mollica o senza?" chiusa per lutto

La madre del TikToker salumiere Donato De Caprio uccisa durante una lite, coda davanti al negozio

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Napoli, 19 aprile 2023 - I sospetti sulla vicina di casa. Sarebbe stata uccisa dalla dirimpettaia di pianerottolo Rosa Gigante, 73 anni, mamma del celebre tiktoker Donato De Caprio. La donna è stata brutalmente assassinata ieri pomeriggio nel quartiere Pianura a Napoli, al culmine di una lite nata per futili motivi. Per un posto auto, forse per la posta.

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Non ricordo

Ha reso una parziale confessione seguita da una serie di "non ricordo" Stefania Russolillo, la 46enne, vicina di casa della vittima, a cui la Squadra mobile di Napoli ieri sera ha notificato, dopo un interrogatorio in questura, il provvedimento di fermo emesso dalla Procura (sostituto procuratore Maurizio De Marco). La 46enne è ritenuta gravemente indiziata dell'omicidio di Gigante.

Dopo sette ore di interrogatorio Russolillo, ha solo parzialmente ammesso di aver ucciso Rosa Gigante. La vittima sarebbe stata colpita alla tempia con un martello, strangolata con un filo di ferro e poi data alle fiamme.

Russolillo, difesa dall'avvocato Raffaello Scelsi, è stata portata nel carcere femminile di Pozzuoli in stato di fermo in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

La famiglia di Rosa: "Non ha agito sola"

Potrebbe non avere agito da sola, Stefania Russolillo. A sollevare il dubbio è l'avvocato Hilarry Sedu, legale della famiglia della vittima, che spiega: "non escludiamo che la donna sia salita a casa della vittima per compiere un furto, pensando che la povera Rosa custodisse i frutti del successo del figlio". Il legale riferisce anche informazioni acquisite da un testimone che avrebbe sentito il figlio minorenne dell'indagata fare riferimento a un'altra persona che avrebbe utilizzato il liquido infiammabile usato per tentare di fuoco al corpo della 73enne. Per Sedu, quindi, "ci sono tanti punti da chiarire e tanti interrogativi che attendono una risposta. I figli sono tutti sotto choc e chiedono giustizia, vogliono sapere la verità sull'accaduto", conclude l'avvocato, che annuncia di voler nominare un consulente di parte per l'autopsia.

La telefonata del marito della vicina

È stato il marito di Stefania Russolillo a informare la Polizia che il crimine consumato nell'abitazione di via vicinale Sant'Aniello era riconducibile alla moglie. Lo ha reso noto il primo dirigente della Squadra Mobile di Napoli, Alfredo Fabbrocini, in una conferenza stampa in Questura che si è appena conclusa. "Il fatto è avvenuto alle 12 di ieri, - ha detto Fabbrocini - il corpo della signora è stato trovato supino con segni di violenza e parzialmente bruciato, con un cavo all'altezza del collo. Al momento non sono note le cause del decesso. Dobbiamo aspettare l'autopsia. Per quanto riguarda l'indagata ha fatto parziali ammissioni sull'accaduto, l'individuazione delle sue responsabilità sono giunte grazie alle testimonianze di altre persone presenti nel palazzo". L'indagata, ha detto ancora Fabbrocini, "risulta essere in cura presso un centro di igiene mentale". 

La lite per la posta

Il movente, secondo quanto ha raccontato l’indagata agli investigatori, è legato a futili motivi, pare il furto della posta e altri dispetti che avrebbe subìto, e non è ancora chiaro quale strumento abbia utilizzato per assassinare la 73enne. La Procura di Napoli ha sequestrato la salma (sulla quale sono stati riscontrati tracce di un principio di combustione) per l'esame autoptico. la Squadra Mobile conferma che c'era stato un rimprovero che sarebbe stato mosso da Rosa Gigante a Stefania Russolillo che l'accusava di prendere la sua posta. "Abbiamo ragionevoli sospetti - ha concluso Fabbrocini - che a uccidere sia stata l'indagata"

La svolta nelle indagini

Ieri pomeriggio in via Vicinale Santaniello, agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Pianura hanno trovato il corpo senza vita di Rosa Gigante; sulla vittima erano presenti evidenti segni di aggressione. Le immediate attività di indagine hanno consentito di individuare numerosi indizi di reità in capo a Russolillo, che all'epilogo di un litigio nato per futili motivi avrebbe prima aggredito e poi ucciso l'anziana donna.

Salumeria chiusa

Tanti gli attestati di solidarietà e le espressioni di cordoglio sui social all'indirizzo del 'food influencer' napoletano Donato De Caprio, tiktoker divenuto celebre per i suoi panini, colpito oggi dalla tragedia della madre uccisa in casa al termine di una lite in circostanze ancora da chiarire del tutto. Sui vari profili social che si rifanno alla salumeria «Con mollica o senza?» si apprende che il negozio oggi resterà chiuso per lutto. "Ci vediamo - si legge - giovedì".