Napoli, 23 ottobre 2024 – “Me lo hanno ordinato i grandi, ma lui era mio amico”. con queste agghiaccianti parole il 16enne accusato dell’omicidio di Gennaro Ramondino ha rivelato i retroscena del delitto. Il minorenne, interrogato ieri, è già detenuto per altri crimini: è stato ora raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in un carcere minorile, stavolta per omicidio di camorra.
Il cadavere di Ramondino, 20enne, è stato trovato carbonizzato in zona Pianura a Napoli. Già dalle prime analisi sul corpo è emersa la presenza di tre fori di proiettile. Il giovane aveva solo un piccolo precedente alle spalle, ma nessuna condanna. Già due anni prima era stato vittima di un agguato. Il 16enne è accusato sia di aver ucciso il ragazzo che di aver dato alle fiamme la sua salma per eliminare le tracce di quanto successo.
Secondo quanto ricostruito, Ramondino sarebbe stato assassinato in uno scantinato, e solo in seguito trasportato nel campo in cui è stato ritrovato. L'omicidio sarebbe da inquadrare in un regolamento di conti interno per la gestione dello spaccio di droga nella zona.