Napoli, 8 marzo 2023 - Due agguati nel Napoletano: forse collegati, su questa ipotesi lavorano gli inquirenti. È ritenuto vicino al clan Ranucci Antonio Bortone, il 25enne (avrebbe compiuto 26 anni il prossimo 13 settembre) ucciso con sei-sette colpi d'arma da fuoco a Sant'Antimo, in provincia di Napoli, in un agguato scattato in via Solimena, di fronte alla palazzina di edilizia popolare 2B.
Anche il 29enne che ieri sera si è recato all'ospedale Moscati di Aversa, Mario D'Isidoro (compirà 30 anni il primo maggio prossimo) con ferite provocate d'arma da fuoco esattamente dello stesso calibro di quella che ha ucciso Bortone, è ritenuto legato al clan Ranucci. Inoltre il 29enne abita proprio in via Solimena. Coincidenze che farebbero fortemente ritenere ai carabinieri della tenenza di Sant'Antimo, a quelli della compagnia di Giugliano in Campania e alla DDA (sostituto procuratore Daniela Varone, recatasi ieri sul posto) che i due fatti siano collegati.
Bortone è stato colpito mentre era in sella a uno scooter. Sul luogo dell'omicidio non c'è un sistema di videosorveglianza e sembra che nessuno abbia visto e sentito niente. Ciononostante i carabinieri di Sant'Antimo sono giunti sul posto dopo una telefonata anonima che segnalava spari in quella zona. Guerra di Camorra a Napoli, ferito a colpi di pistola Antonio Gaetano, detto Plasmon
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Sfuggito ad un precedente agguato
Antonio Bortone, 26 anni, ucciso nell'agguato è ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Verde di Sant'Antimo, ed è il fratello di Cesario, che nel 2020 è stato arrestato nella maxiretata che ha svelato l'intreccio tra clan e politica a comune dell'hinterland di Napoli. Sempre ieri sera dopo poche ore dall'agguato è giunto nell'ospedale di Aversa un 29enne già noto alle forze dell'ordine con ferite d'arma da fuoco, i due casi sembrano collegati e riconducibili all'ennesima guerra tra clan.
Bortone nel 2016 era sfuggito a un agguato. Due le piste battute dagli investigatori: una porta a un'epurazione interna alla cosca, l'altra a un attacco frontale di ciò che resta del clan Moccia di Afragola ai rivali Verde. Sul luogo dell'omicidio, avvenuto ieri sera 8 marzo alle 20.10, si sono recati i Carabinieri della compagnia di Giugliano. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per ricostruire dinamica e matrice.
Guerra tra cosche
L'ultima vittima della guerra tra clan nel Napoletano arriva a meno di una settimana dall'omicidio, il 3 marzo di Antonio Esposito, 48 anni, già noto alle forze dell'ordine è stato ucciso in strada a Pianura. Il delitto si inserisce nello scontro armato tra i Carillo-Perfetto e gli Esposito-Marsicano-Carillo, alleati dei Vigilia del vicino quartiere di Soccavo a cui la vittima era legato. Due sere prima nella periferia est di Ponticelli Pasquale Manna, 59enne di a bordo di un auto in sosta è stato raggiunto da sicari e ucciso.