Napoli, 8 Giugno 2021 – La Procura di Torre Annunziata ha scarcerato 'per sopravvenuta carenza dei gravi indizi di colpevolezza' Antonio Venditto, 61 anni, uno dei quattro arrestati per l’omicidio di Maurizio Cerrato, l’uomo che lo scorso 19 aprile era stato ucciso nel tentativo di difendere la figlia, 'colpevole' di avere parcheggiato la propria auto su un posteggio 'occupato' con una sedia.
Si era sempre dichiarato estraneo ai fatti
Venditto si era sempre dichiarato estraneo ai fatti, nonostante fosse stato riconosciuto proprio dalla figlia della vittima sia in foto sia al momento dell'incidente probatorio. L’uomo a sua difesa aveva anche fornito un alibi: “Le indagini – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso - sono state rese oltremodo difficili sia dalle dichiarazioni cangianti dello stesso Venditto, parzialmente smentite dai successivi accertamenti, sia dall'atteggiamento omertoso degli altri testimoni oculari dell'omicidio, alcuni dei quali sono giunti persino ad alterare le fonti di prova, cancellando i filmati del sistema di videosorveglianza del garage ubicato sul luogo dei fatti”.
Alibi non confermato, ma comunque estraneo
Come ha sottolineato Fragliasso, anche se le indagini non hanno accertato che l'alibi fornito escluda del tutto la presenza di Venditto sul luogo dell'omicidio e la sua partecipazione allo stesso, dall’altro lato ''hanno consentito di acclarare la sua estraneità all'omicidio”. In particolare, grazie ad una consulenza tecnico-informatica, la Procura oplontina ha potuto visionare i filmati di videosorveglianza relativi ai momenti che hanno immediatamente preceduto l'omicidio, che sono stati sottoposti alla figlia di Cerrato, che in questo caso non ha riconosciuto Venditto tra le persone presenti sul luogo del delitto.
Inoltre, le persone che hanno assistito all'omicidio, interrogate perché indagate per favoreggiamento personale, hanno escluso la presenza dell'uomo sul posto al momento dell'aggressione mortale.