Pozzuoli (Napoli), 15 gennaio 2024 – Due pacchetti bianchi con 14mila euro in contanti, 10mila in una 4mila nell’altra, trovati dalla polizia nel corso di una perquisizione di Nicola Oddati. "Sono commissario del Pd a Taranto, sono le tessere", sarebbe stata la giustificazione dell’ex membro della Direzione nazionale del Pd e dirigente della Regione Campania, arrestato con l’accusa di corruzione dalle procura di Napoli nell'ambito di un'inchiesta sulla manipolazione dell’appalto per un complesso turistico al Rione Terra di Pozzuoli. Emergono sempre più dettagli dall’ordinanza del gip che ha portato all’arresto di Oddati, il nome di maggiore spicco tra i funzionari pubblici coinvolti e verso cui, oggi, la Regione Campania ha comunicato di aver avviato la preparazione il decreto di revoca dell'incarico ricoperto nell’amministrazione compana.
Il giudice: “Politico di consolidata esperienza”
"Sono commissario del Partito democratico a Taranto. Non so nemmeno quanti sono esattamente - avrebbe detto Oddati alla polizia nel settembre 2022 - sono 13,12,14.000 euro, che sono per le tessere che poi li devo versare". Per il giudice, si legge nell’ordinanza, Oddati "è un esponente politico di consolidata esperienza, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico - scrive il magistrato - che aveva un incarico direttivo presso la Regione Campania quale dirigente della rappresentanza istituzionale della Giunta regionale e dei rapporti con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell'Ufficio Comunitario Regionale".
Le tabelle Excel con i regali
Un altro dettaglio dell’inchiesta riguarda alcuni file Excel e Word trovati dagli investigatori sul pc dell'imprenditore Salvatore Musella nel corso delle perquisizioni durante le indagini e sequestrati. Sono file che contengono le tabelle di "Natale" e "Pasqua" fino al 2022, con regali cesti, bottiglie, un orologio Apple Watch oppure Macbook, un iPhone, Gucci, orologi riportanti la cifra tra 200 e 600, e ancora somme di denaro, vicino a diciture come Asl, Poggioreale, Ospedali, Carceri, Università, Comuni, Atac, Eav, e ancora "Politici", Comune di Pozzuoli, Rione Terra. Secondo l'accusa, Musella aveva puntato alla gestione del complesso Antica Rocca all'interno del Rione Terra e per farlo avrebbe avvicinato Oddati, che si sarebbe prodigato, in cambio di una serie di utilità.
La revoca dell’incarico in Regione
Gli uffici della Regione Campania stanno preparando il decreto di revoca dell'incarico ricoperto fino a oggi da Nicola Oddati. L’ex membro della Direzione nazionale del Pd ha un ruolo di rappresentanza istituzionale della Giunta regionale e dei rapporti con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Nell'ambito di questa funzione, si occupa di assicurare il corretto funzionamento della sede di Roma della Regione Campania.
La carriera politica di Nicola Oddati
Salernitano di origine, classe 1964 e laureato in Economia, Nicola Oddati ha cominciato l'esperienza politica dalla Fgci, di cui è stato coordinatore nazionale nel 1991. Nel 1997 diventa coordinatore della segreteria provinciale del Pds a Napoli e, nel 1999, viene eletto segretario dei Ds. Nel 2001 entra in Consiglio comunale e l'allora sindaco Rosa Iervolino lo nomina assessore allo Sviluppo. Nei cinque anni successivi, invece, riceverà la delega ai Grandi eventi e al Forum universale delle culture. Oddati è ricordato soprattutto come il “delfino” dell'ex ministro, presidente della Regione e sindaco di Napoli, Antonio Bassolino. Finita questa esperienza, si è avvicinato a Vincenzo De Luca e, nell'ambito del Pd, all'area di Nicola Zingaretti, di cui è stato coordinatore della segreteria quando l'ex presidente della Regione Lazio guidava i dem. Il suo successore, Enrico Letta, gli affida invece la responsabilità delle Agorà Democratiche. Oddati aveva lasciato gli incarichi politici nel 2022, quando risultò indagato per la prima volta nell'inchiesta sugli appalti al Rione Terra.
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