Napoli, 25 giugno 2021 – Sono 13 gli indagati da parte della Procura di Napoli in seguito a quanto accaduto la notte tra il 5 e il 6 giugno all'ospedale Cardarelli di Napoli: secondo le prime ricostruzioni, a causa del trambusto creato dai parenti di una 69enne, deceduta poco prima, non sarebbe stato possibile per i medici soccorrere un altro paziente 72enne, residente nel Napoletano, anch'egli quindi morto poco dopo.
Aggressioni e violenze
Circa tre settimane fa, nell'immediatezza dei fatti, era stato subito denunciato dalla Polizia per danneggiamento aggravato un giovane di 27 anni che, dopo la morte della sua parente, aveva spaccato la vetrata della porta di ingresso del pronto soccorso cercando di raggiungere la medicina d'urgenza e picchiare i medici. Per fortuna era stato bloccato insieme agli altri parenti dai poliziotti.
Ma non solo: durante la fase più critica della rissa, caratterizzata da insulti e minacce nei confronti dei sanitari, sarebbe stato a quel punto danneggiato anche il dispositivo medico che teneva sotto controllo i parametri vitali di un altro uomo, portando così alla morte anche di quest’ultimo.
Indagati familiari e operatori sanitari
Dei 13 indagati, nove sono familiari della prima vittima, mentre quattro sono operatori sanitari che erano presenti sul luogo. Per i primi si ipotizza la morte come conseguenza di un altro reato, ai quattro sanitari invece gli inquirenti contestano l'omicidio colposo.