Napoli, 6 maggio 2021- Una donna di 33 anni è stata uccisa ieri pomeriggio a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli e questa mattina, secondo quanto reso noto dai carabinieri, un 36enne già noto alle forze dell'ordine e in cura presso un centro di igiene mentale è stato fermato con le accuse di omicidio aggravato e incendio su disposizione della Procura di Nola. A casa dell'uomo sono stati infatti trovati abiti sporchi di sangue, che ne farebbero quindi il principale indiziato del delitto.
Il cadavere semicarbonizzato
Il cadavere semicarbonizzato, dalla cintola in su, di Ylenia Lombardo, come riferisce anche il quotidiano Il Mattino, è stato trovato nella serata di ieri in un'abitazione di via Ferdinando Scala. Dai primi rilievi effettuati sul corpo, la donna sarebbe stata dapprima picchiata e poi accoltellata dal proprio assassino, che probabilmente conosceva.
L'allarme è scattato poco dopo le 18 di ieri quando dalla casa della 33enne alcuni vicini hanno visto uscire del fumo nero. Le fiamme stavano divorando l'arredamento dell'abitazione che si trova al piano terra e che affaccia sul cortile interno di un vecchio palazzo di via Ferdinando Scala, la strada del centro che conduce al municipio. Spente le fiamme, gli investigatori hanno fatto la macabra scoperta.
I vicini sconvolti: "Una mamma non può morire così"
Ylenia, sposata e con una bambina di 11 anni, affidata alle cure dei nonni materni che vivono nel Viterbese, era disoccupata ma saltuariamente riusciva a lavorare come badante e collaboratrice domestica per pagare le spese. Il marito, attualmente, è detenuto per maltrattamenti proprio nei confronti della 33enne. Secondo quanto si apprende, proprio oggi la donna avrebbe dovuto raggiungere la figlia nel Lazio, tanto che ieri pomeriggio aveva chiesto a una vicina di casa di mettere fuori il sacchetto con la carta per la raccolta differenziata al posto suo.
Dai vicini Ylenia viene descritta come una donna riservata. Il suo unico diversivo era quello di trattenersi per qualche minuto, dopo il lavoro, nella piazza antistante la chiesa di San Paolo eremita, a pochi passi dalla casa di via Scala dove ha trovato la morte. Una ragazza dal sorriso solare, dicono alcuni giovani, anche se “di lei sappiamo ben poco”. “Una mamma non può morire così”, sussurra invece un'anziana. I cittadini di San Paolo sono sconvolti e attendono di sapere la data dei funerali per rendere l'ultimo saluto alla giovane mamma.
Le parole del sindaco di San Paolo Bel Sito
Il sindaco di San Paolo Bel Sito, Raffaele Barone, ha commentato la notizia facendosi portavoce di tutta la comunità, dove Ylenia si era trasferita da meno di un anno. La 33enne era infatti originaria di Pago di Vallo di Lauro, nell'Avellinese, paese dove vivono ancora alcuni familiari e dove potrebbe essere seppellita quando il corpo, una volta eseguita l'autopsia, sarà restituito ai congiunti.
“Siamo sotto shock - ha detto Barone - per quello che si presenta come un atto molto forte”. La vittima, fa sapere il sindaco, viveva a San Paolo Bel Sito da poco tempo. "Da quello che mi hanno raccontato i familiari - ha proseguito - era sposata e aveva anche una bimba, che le è stata tolta ed affidata ai nonni materni. Il marito, invece, è in carcere. Lei è stata descritta dai vicini come una persona ossequiosa e molto riservata. Questo omicidio ci lascia molto scossi”.