Giovedì 31 Ottobre 2024

Napoli, è guerra tra due clan: ancora bombe ed esplosioni a Ponticelli

Terzo episodio in pochi giorni nella zona a Est della città: sarebbe in corso una faida interna alla camorra per ottenere il controllo del quartiere, paura tra i residenti

Polizia in perlustrazione e Ponticelli

Polizia in perlustrazione e Ponticelli

Napoli, 14 maggio 2021 – E’ guerra a Ponticelli, nella zona Est di Napoli. Dopo l’ordigno esploso nella notte tra l’11 e il 12 maggio, che ha provocato la distruzione di otto macchine parcheggiate in via Esopo, e la bomba carta della sera prima, ieri si sarebbe verificata una terza esplosione in via Vera Lombardi. Segnali di tensione e paura, riconducibili a una guerra tra clan che starebbe imperversando per le vie del quartiere.

L’ultimo episodio

Ieri sera, poco prima di mezzanotte, la Polizia di Stato ha ricevuto una segnalazione da parte di alcuni cittadini, su una probabile esplosione a Ponticelli. Giunti sul luogo, gli agenti questa volta non hanno riscontrato particolari danni, ma stanno comunque cercando di acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per ricostruire l'accaduto e identificare eventuali responsabili.

Una guerra per il territorio

Secondo le forze dell’ordine di Napoli, affiancate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, queste esplosioni sarebbero dovute a una vera e propria guerra tra clan affiliati alla camorra, per assumere il controllo dello spaccio di droga nella zona. In particolare, la faida vedrebbe coinvolti un noto gruppo riconducibile al clan De Martino, la cui roccaforte è proprio il quartiere di Ponticelli, e i rivali della famiglia malavitosa De Luca Bossa. Le fibrillazioni e gli esplosivi sarebbero quindi segnali di intimidazione reciproci tra i due clan, o addirittura tentativi di omicidio.

Camorra, guerra tra clan a Napoli. Sparatorie per strada riprese dai video - Riesplode la guerra di camorra. Spari tra la gente, sei morti in 48 ore - Napoli, la Camorra ricomincia a sparare tra la folla. Uccisi due giovani

Le reazioni della città

Pronte sono arrivate le condanne delle istituzioni e della società civile partenopea. "Napoli è in uno stato di guerra. La città deve essere militarizzata con una sinergia tra forze dell'ordine e guardie giurate”, ha detto Giuseppe Alviti, leader della Federazione nazionale Lavoratori Napoli. “Strade, rioni e cortili trasformati in campi di battaglia. Ciò che accade in queste ore a Ponticelli è un’emergenza nazionale. Residenti e commercianti vivono nel terrore più assoluto”, ha invece affermato il senatore Sandro Ruotolo. “La camorra sta rialzando la testa e assumendo sempre più potere, si deve intervenire subito”, ha infine dichiarato Francesco Dinacci, coordinatore Metropolitano di Articolo Uno a Napoli.