Napoli, 22 maggio 2023 – Oltre 30 tonnellate di prodotti fitosanitari contraffatti e pericolosi per la salute. É quanto scoperto dai finanzieri del Comando provinciale di Napoli durante un controllo ispettivo in un'azienda di prodotti per l'agricoltura e il giardinaggio di Boscoreale, nel Napoletano.
I militari del Gruppo di Torre Annunziata hanno individuato un primo deposito, sprovvisto delle previste autorizzazioni amministrative e antincendio, in cui erano custoditi cumuli di prodotti chimici e un ulteriore locale contenente materie prime (in polvere e liquide), prodotti finiti (fitofarmaci imbustati ed etichettati) e semilavorati (fitofarmaci travasati in contenitori anonimi, senza etichettatura, pericolosi in quanto tossici e facilmente infiammabili), oltre ad un laboratorio attrezzato con bilancini, dosatori e contenitori.
Fitofarmaci scaduti
Le ricerche hanno permesso di trovare anche etichette di importanti marche internazionali operanti nel comparto dei fitofarmaci, quantitativi di polvere di silicio, nonché numerose confezioni di fitofarmaci scaduti ed esposti alle intemperie nel fondo agricolo di pertinenza dei locali controllati. I locali, per un'area complessiva di 1.500 metri quadrati, circa 30 tonnellate di prodotti sfusi, 35mila litri di prodotto liquido e oltre 17mila etichette di note case produttrici di fitofarmaci sono stati sottoposti a sequestro e l'imprenditore denunciato all'autorità giudiziaria per contraffazione, frode in commercio e reati ambientali. I prodotti sequestrati, qualora immessi sul mercato, avrebbero potenzialmente prodotto un incasso stimabile in circa 5 milioni di euro.
Abusivismo edilizio e di scarichi fognari
I carabinieri della stazione di Qualiano, insieme a quelli del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli e a personale dell’ufficio tecnico comunale, hanno denunciato un 74enne incensurato di Giugliano in Campania. Si tratta dell’amministratore di un’azienda specializzata in vendita, noleggio e manutenzione di macchine per la logistica industriale, giardinaggio e movimentazione merci. Secondo quanto documentato sul posto, l’attività era priva delle previste autorizzazioni ambientali per lo scarico di acque in fogna e della documentazione relativa alla formazione dei dipendenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Rilevate anche alcune strutture costruite senza alcuna autorizzazione o titolo edilizio. Sequestrata un’area di circa 20mila metri quadri. Il 74enne dovrà rispondere di abusivismo edilizio, smaltimento illecito di rifiuti, scarichi in fogna senza autorizzazione e mancata formazione dei dipendenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro.