Napoli, 4 maggio 2021 – Prima, utilizzando un complice per non esporsi in prima persona, minacciava di chiudere o sospendere l’attività commerciale, poi, in cambio di non procedere con le sanzioni, chiedeva denaro ai titolari degli esercizi. Per questo motivo è stato arrestato, insieme con il suo complice, un maresciallo della Guardia di Finanza che prestava servizio a Napoli.
Il metodo criminale
I due arrestati minacciavano i contribuenti di controlli fiscali, da cui sarebbe potuta scaturire la chiusura o la sospensione delle loro attività commerciali: le minacce erano finalizzate a costringere gli imprenditori a dare o promettere denaro, o altra utilità, per scongiurare conseguenze negative per le proprie imprese.
Le accuse
Dopo l’indagine della Sezione Anticorruzione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, specializzata in investigazioni su reati contro la Pubblica Amministrazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i due sono indagati per concussione, reati di falso, calunnia e collusione in contrabbando. Il finanziere è stato anche immediatamente sospeso dall'impiego.