Giovedì 5 Settembre 2024

Napoli, musei più inclusivi con "Tuffo nel blu": la App per visitatori con autismo

I centri culturali regionali puntano sull’inclusività anche grazie al contributo scientifico delle università Federico II e Parthenope del capoluogo campano. Il lancio al Parco Archeologico di Paestum

L'assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci

L'assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci

Napoli, 8 giugno 2021 – I musei campani diventano sempre più inclusivi grazie al progetto “Un tuffo nel blu”, ideato e realizzato da ‘Il Tulipano Art’ con il cofinanziamento della Regione Campania, che ha come obiettivo quello di supportare e favorire il coinvolgimento e la partecipazione di visitatori con autismo e disabilità cognitive alle esperienze culturali regionali.

Il contributo scientifico degli atenei di Napoli

Obiettivo che si è concretizzato con lo sviluppo di un’applicazione e di un’agenda digitale realizzate con il contributo scientifico delle università Federico II e Parthenope di Napoli e con il supporto dell’associazione nazionale delle persone con autismo (Angsa), presentate oggi dall’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, al Parco Archeologico di Paestum.

Il progetto “punta a creare un modello di accoglienza e di supporto, scientificamente validato – ha spiegato il coordinatore di ‘Il Tulipano Art’, Giovanni Minucci –, che consenta di monitorare e valutare il livello di benessere e il beneficio derivanti dalla fruizione di un'opera artistica, più precisamente la percezione della partecipazione da parte delle persone affette da autismo in modo inclusivo e interattivo con le loro famiglie, le scuole e lo staff qualificato coinvolto”.

Casucci: “Diamo un senso ai più deboli”

“Questa esperienza emozionale, ma anche scientifica, è un’azione pubblica nella dimensione dell'accoglienza, dell'apertura, dell'abbraccio e della sensibilizzazione – ha commentato l’assessore Casucci –. Il nostro servizio al cittadino ha senso se diamo un senso alle persone più deboli”.

“È un'esperienza – ha continuato Casucci – che potrà essere realizzata anche in altri siti della regione e che, attraverso un utilizzo efficace e originale delle nuove tecnologie, consente di offrire a turisti e visitatori una Campania sempre più accogliente e inclusiva che sposa un'idea di turismo su misura per le persone”.

Osanna: “Una ‘best practice’ da espandere”

Dopo il lancio a Paestum, infatti, il progetto sarà presto allargato al sito di Velia. “È un’importante iniziativa – ha dichiarato Massimo Osanna, direttore generale Musei del Ministero della Cultura e dg avocante del Parco Archeologico di Paestum e Velia – per l'accessibilità a 360 gradi nei musei su cui ci siamo concentrati molto”.

Poi ha aggiunto: “Questo progetto è importante per le persone con autismo e per le loro famiglie, ma anche per il personale del museo che deve essere sensibilizzato verso forme di accessibilità. È un progetto pilota che serva da modello per altri luoghi di cultura, diventando una ‘best practice’ che si possa espandere”.

Zuchtriegel: “Ripreso subito dopo il lockdown”

L'ex direttore di Paestum (ora a Pompei), Gabriel Zuchtriegel, che aveva avviato il progetto, oggi ha sottolineato “che lo abbiamo subito ripreso dopo la fine del primo lockdown, il 18 maggio scorso, sapendo che i giovani con autismo hanno sofferto molto della fase di isolamento”.

Un aspetto particolarmente rilevante e innovativo del progetto è la possibilità di costruire un percorso di visita coinvolgente e stimolante allo stesso tempo sia per visitatori con autismi e disabilità cognitive sia per quelli normodotati, offrendo così un'occasione di promozione dell'inclusione sociale dei ragazzi autistici durante le visite didattiche o in famiglia.