Sabato 31 Agosto 2024

Napoli, oltre 1 miliardo e mezzo di euro di multe e tasse rifiuti mai riscosse dal Comune. L’assessore al Bilancio: “Il risultato di molti anni di inefficienza”

La città prova a correre ai ripari e ha affidato a una società esterna il tentativo di recuperare 880 milioni di multe non pagate e 770 milioni di Tari arretrata

Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli

Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli

Napoli, 9 novembre 2023 – Un buco nei conti della città di Napoli di oltre 1 miliardo e mezzo di euro dovuti dalla mancata riscossione da parte del Comune delle sole multe non pagate e degli arretrati della tassa rifiuti Tari. Una cifra che, se fosse disponibile per la pubblica amministrazione, sarebbe in grado di dare servizi e risorse a Napoli che finora sono negati e anzi, come è emerso anche ieri con l’indagine della Corte dei Conti sul buco da oltre 133 milioni causato dalle sole occupazioni abusive negli alloggi pubblici partenopei, potrebbero invertire la tendenza delle disastrate finanze comunali che recentemente sono dovute essere sostenute da finanziamenti statali con il cosiddetto ''Patto per Napoli''. 

Approfondisci:

Occupazioni abusive, buco da oltre 133 milioni in Comune: il caso dell’alloggio del custode della scuola “Vanvitelli” occupato da 35 anni

Occupazioni abusive, buco da oltre 133 milioni in Comune: il caso dell’alloggio del custode della scuola “Vanvitelli” occupato da 35 anni

L'assessore al Bilancio: “Molti anni di inefficienza”

É stato l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, nel corso di un’intervista di oggi a 24 Mattino su Radio 24, a presentare la situazione di alcuni dei soldi mancanti nei conti della città. “Alcuni dati siamo riusciti a recuperarli, tant'è che abbiamo affidato ad una società esterna una nuova politica di riscossione. Noi abbiamo 880 milioni di multe non riscosse e 770 milioni di Tari, sono numeri straordinariamente pesanti – spiega l’assessore -. C'è una media nostra un pò più bassa di quella nazionale, però questi numeri sono il risultato di molti anni complessivi di inefficienza e quindi a questo punto il Comune non era in grado da solo di affrontare il problema, ecco perché abbiamo fatto una gara e abbiamo affidato il tutto ad una società specializzata che sta cominciando proprio in queste settimane”.

La riscossione delle morosità degli immobili comunali

“Lo stesso – prosegue l’assessore Boretta nell’intervista – bisognerà fare per la morosità degli immobili, perché effettivamente anche lì si è accumulato questo ritardo. Il punto vero è che accanto la morosità, si annida di conseguenza l'irregolarità e quindi l'abusivismo. Quindi bisogna da un lato essere disponibili a soluzioni di mediazione, dall'altro bisogna avere anche un pò di fermezza nel distinguere tra chi se ne approfitta e chi no”.

“Serve un salto di qualità”

Per Baretta "in molti casi la morosità è indipendente dalle condizioni di reddito e dalle condizioni sociali degli inquilini o di coloro che hanno un immobile in affitto però è evidente che questo significa un salto di qualità necessario tra tutti dagli uffici del Comune, alla Guardia di Finanza, alla stessa Agenzia delle Entrate e alla Corte dei Conti che ci sollecita a farlo. Quindi è necessario a questo punto forse anche una politica nazionale che consenta ad esempio anche delle soluzioni di mediazione e di compliance per poter risolvere il problema. La possibilità di valutare a seconda delle condizioni sociali specifiche delle micro rottamazioni che rende più chiaro il concetto senza girarci attorno”.

Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui