Venerdì 30 Agosto 2024

Miracolo di San Gennaro, il sangue si è sciolto. Cosa succede se il prodigio della liquefazione non si ripete (secondo la tradizione)

Il prodigio della liquefazione è avvenuto alle 10.03 nella Cattedrale di Napoli affollata fin dalla mattina presto per il giorno del santo patrono

Sangue di San Gennaro sciolto, applausi dei fedeli

Sangue di San Gennaro sciolto, applausi dei fedeli

Napoli, 19 settembre 2023 – É il giorno del santo patrono di Napoli e nel Duomo è stata partecipata e sentita l’attesa per il miracolo di San Gennaro. La Cattedrale si è affollata di fedeli, cittadini e turisti fin dalla mattina presto e prima della cerimonia sono stati intonati i canti propiziatori e le preghiere.

Il prodigio

Il prodigio del miracolo di San Gennaro si è ripetuto. L'annuncio è stato dato alle 10.03 con lo sventolio del fazzoletto bianco dall'altare ed è stato accolto da un lungo applauso dei tantissimi napoletani presenti nella Cattedrale che hanno seguito la celebrazione dell'arcivescovo, Domenico Battaglia. In Duomo, qualcuno ha urlato: “Viva San Gennaro”. Il miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per la città e per la Campania. La liquefazione del sangue di San Gennaro avviene tre volte l'anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.

La cerimonia

Il Duomo, nella giornata di oggi, sarà aperto tutto il giorno. La cerimonia prevede che alle 9.45, l'arcivescovo Domenico Battaglia si rechi nella Cappella del Tesoro. Con l'abate, monsignor Vincenzo de Gregorio, e il sindaco Gaetano Manfredi, provvede all'apertura della cassaforte dove sono custodite le ampolle con il sangue che poi vengono poste sul tronetto, portato a spalla dai seminaristi fino all'altare maggiore della Cattedrale dove, alle 10, inizia la celebrazione eucaristica nel corso della quale, se si rinnova il prodigio della liquefazione del sangue, viene dato l'annuncio ai presenti. Prima della conclusione della messa, l'arcivescovo, percorrendo la navata centrale, si reca all'esterno della Cattedrale, per esporre ai fedeli e alla città le ampolle con il sangue. Al termine, l'ampolla con il sangue viene portata sull'altare maggiore, affidata a un canonico per la venerazione del popolo fino alle 12.30. Le preghiere e la venerazione riprendono dalle 16.30 alle 18.30.

Cosa succede se il sangue non si scioglie

Devozione e superstizione, fede e leggenda, storia e racconti popolari, con il miracolo di San Gennaro si rinnova una delle più sentite e profonde tradizioni napoletane, un evento che ad ogni occasione ha comunque un significato sia per chi ci crede sia anche per gli scettici. E se il sangue non si scioglie in una delle tre occasioni all’anno in cui si rinnova la cerimonia i napoletani tremano, e per nessuno è un buon segno. Tutto si mescola quando si parla del prodigio della liquefazione del sangue del patrono partenopeo, e se il miracolo non avviene è per molta gente un presagio dell’inizio di un periodo negativo per la città o di qualche sciagura. E ci sono alcuni precedenti storici che lo dimostrerebbero: il sangue non si è sciolto nel 1939 e nel 1940, anni di inizio della Seconda Guerra Mondiale e dell’ingresso dell’Italia nel conflitto, poi nel 1943 con l’occupazione nazista di Napoli, nel 1973 quando in città ci fu un’epidemia di colera, oppure il 1980 con il terremoto in Irpinia. Più recenti i casi del 2016, anno di grandi incendi sul Vesuvio e del terremoto a Ischia, e poi il 2020, la prima annata della pandemia di Covid.