Lunedì 12 Agosto 2024

Mino Raiola, le sue società si accordano col fisco: versati 8 milioni di euro per 90 milioni di commissioni non dichiarate

Il ‘patto’ dopo i controlli della Guardia di finanza di Napoli. Le commissioni fatturate ai club italiani sono state tassate in proporzione ai giorni di permanenza effettiva in Italia del procuratore deceduto nel 2022

Mino Raiola, procuratore di Balotelli, Ibrahimovic e Pogba (Lapresse)

Napoli, le società di Mino Raiola versano al fisco 8 milioni di euro

Napoli, 9 agosto 2024 – Tre società – la maltese Three Sports Business Ltd e le inglesi Topscore Sports Ltd e Isport Worldwide Ltd – attraverso le quali il defunto procuratore sportivo Mino Raiola ha operato in Italia tra il 2016 e il 2020, hanno versato 8 milioni di euro all'Agenzia delle entrate a seguito di alcuni controlli effettuati dalla Guardia di finanza di Napoli.

Attraverso tali società, il procuratore sportivo ha siglato 60 contratti di compravendita di importanti calciatori della serie A con i loro relativi diritti di immagine, tra cui il trasferimento di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, nel 2016, e il rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma al Milan. Tutto ciò con commissioni correttamente fatturate ai club italiani, ma non dichiarate. Il totale? Novanta milioni di euro.

L'ipotesi del fisco vede che, attraverso mandati conferiti in esclusiva a Raiola, le tre società abbiano operato in Italia attraverso una “stabile organizzazione personale occulta”. I professionisti loro delegati negano tale ‘accusa’, ma hanno comunque raggiunto un accordo con l'Agenzia delle entrate in base al quale le commissioni fatturate ai club italiani sono state tassate in proporzione ai giorni di permanenza effettiva in Italia di Raiola (residente nel Principato di Monaco fino alla morte il 30 aprile 2022 a Milano). Il ‘patto’ è reso possibile da una norma recentemente introdotta dalla riforma fiscale del governo Meloni.