Napoli, 1 ottobre 2021 - "La solidarietà non è un reato. Sosteniamo Mimmo Lucano". È il manifesto esposto fuori alla prefettura di Napoli, in piazza Plebiscito, dai tanti cittadini che stanno manifestando per esprimere vicinanza all'ex sindaco di Riace dopo la sentenza del tribunale di Locri che in primo grado ha condannato Mimmo Lucano, a 13 anni e 2 mesi e ad una confisca di beni per oltre 700mila euro insieme ad un altro imputato. Per i giudici l'ex primo cittadino del piccolo paese della Jonica reggina, modello di accoglienza internazionalmente riconosciuto, guidava un'associazione a delinquere dedita alla truffa, alla concussione, al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La manifestazione si svolge in contemporaneamente alla manifestazione annunciata a Riace, il comune calabro al centro delle vicende che coinvolgono Lucano. L'ex sindaco Mimmo Lucano condannato a 13 anni e due mesi per la gestione migranti a Riace
Sentenza straccia la giustizia. Vergogna. Siamo tutti Mimmo Lucano. Sono gli slogan che risuonano in piazza Plebiscito dove la Rete Antirazzista ha chiamato a raccolta i cittadini per manifestare solidarietà a Mimmo Lucano, dopo la condanna. I cittadini si sono dati appuntamento sotto la sede della Prefettura dove è stato posizionato uno striscione che recita: "La solidarietà non è un reato. Sosteniamo Mimmo Lucano". In piazza bandiere della pace ma anche dei sindacati Usb e Cobas. Dai manifestanti la sentenza è ritenuta "politica".
"Quella sentenza è uno scempio, fa stracci della democrazia e della giustizia in questo Paese - ha detto padre Alex Zanotelli, che ieri era con Lucano in Tribunale - Mi sembra tutto assurdo perché in Calabria dove regna la più potente organizzazione mafiosa, si lotta invece contro un uomo che in fondo ha fatto del bene all'umanità e non si è messo un soldo in tasca. Mi chiedo dove siamo. Dobbiamo stare vicino a Mimmo perché la sua lotta è anche la nostra". Tra i tanti manifesti anche uno che dice: Riace non si arresta, Mimmo libero e 'Verità è giustizia per Mimmo Lucano. Tanti i cittadini che mostrano cartelli con scritto Io sto con Mimmo Lucano. E tra i manifestanti anche alcuni assessori del Comune di Napoli e la candidata sindaco Alessandra Clemente. In piazza anche Articolo 21 rappresentato da Desiree Klein: "È un'ingiustizia - ha affermato - è assurdo che non si possa avere il diritto alla solidarietà in questo Paese. Lucano ha salvato tante vite e viene condannato come se fosse un omicida. Noi lo difenderemo fino alla fine, fino a che non sarà assolto". A sventolare anche le bandiere di Potere al Popolo."Siamo sconvolti - dice Giampiero Laurenzano, rappresentante di PaP - questa sentenza sembra un accanimento contro un uomo che fino a pochi anni fa era considerato a livello internazionale un modello di accoglienza. Il timore è che si voglia promuovere un modello di 'disaccoglienzà e di repressione dei fenomeni migratori".
"La condanna a Mimmo Lucano è una sentenza politica e una vergogna civile - denunciano i promotori del sit-in -, la punta dell'iceberg di una crescente criminalizzazione della solidarietà verso i migranti e i rifugiati. Sotto la veste del "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina" si sono moltiplicati in questi ultimi anni i procedimenti inquisitori contro chi si dimostra semplicemente solidale verso altri esseri umani, dalle ong che operano per i salvataggi in mare alle tantissime inchieste. Mobilitarsi contro questa assurdità autoritaria e xenofoba è parte della resistenza alla disumanizzazione e all'abbrutimento della cultura sociale e politica di questo Paese".