Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Meloni a Caivano: “Qui per riportare la presenza dello Stato”. Don Patricello: “Il centro sportivo riaprirà nel 2024”

La premier: “Questo territorio sarà bonificato, arriveranno più docenti e chiederò a tutti i ministri di venire qui con regolarità”. La protesta: “Vogliamo il lavoro”

Caivano (Napoli), 31 agosto 2023 – Una visita al Parco Verde per manifestare la “presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti”. Così la premier Giorgia Meloni spiega la sua presenza di oggi a Caivano, promettendo che “questo territorio sarà bonificato e vedrete presto i risultati".

Una visita attesa, quella di Meloni, che ha accolto l’invito di don Maurizio Patriciello dopo la vicenda delle violenze sulle due cuginette a cui la premier ha espresso la solidarietà perché “vittime innocenti di un atto disumano di un crimine che ha scioccati tutti”.

Giorgia Meloni e don Maurizio Patriciello (Ansa)
Giorgia Meloni e don Maurizio Patriciello (Ansa)

Ad accompagnarla i ministri Matteo Piantedosi (Interno), Giuseppe Valditara (istruzione e merito), Andrea Abodi (Sport), il sottosegretario Alfredo Mantovano e il capo della polizia Vittorio Pisani. Al suo arrivo la presidente del Consiglio è stata accolta con un applauso, ma non sono mancate anche le urla di alcuni residenti che chiedevano "vogliamo lavorare", "vogliamo il lavoro, quello onesto". Qualcuno l'ha accusata anche di far morire i migranti in mare.

L’incontro con don Patriciello

In un Parco Verde blindato, dall’alba anche alla luce delle minacce via social per lo stop al reddito di cittadinanza, la presidente del Consiglio ha incontrato don Maurizio Patriciello nella chiesa di San Paolo Apostolo. La premier ha promesso che “entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano”, devastato dall'incuria e dai vandali e teatro delle violenze di gruppo, “tornerà a essere un centro sportivo”, ha detto don Patriciello al termine dell’incontro, durato circa 40 minuti. “Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola – ha aggiunto –. Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”.

“Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno  ha detto ancora il sacerdote  – . Io ho osato e, grazie a Dio, c'è stata una risposta. Ho raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi”.

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La premier e l’impegno per la scuola

“Cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione”, ha detto la premier al termine della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica all'istituto scolastico Francesco Morano. “Ci sono norme importanti sul tema della dispersione scolastica, ma per combatterla vanno rafforzate. È previsto l'obbligo ma le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti”, ha proseguito Meloni assicurando che la preside Carfora “non è sola”. 

“Il ministro Valditara ha firmato proprio ieri l'Agenda Sud che coinvolge anche le quattro scuole di Caivano – ha detto ancora la presidente del Consiglio –. Ci saranno più docenti che saranno aiutati con un sostegno psicologico e sociale contro la dispersione scolastica. In queste quattro scuole arriveranno fino a 20 docenti in più. Ci sono norme importanti che vanno rafforzate. Queste iniziative devono rappresentare anche un'opportunità di lavoro per chi vive in questi quartieri”. “Sono solo i primi interventi che faremo in questi territori. Di questi temi se ne discute da tanto tempo. Molto spesso gli interventi non arrivano a compimento – ha detto ancora – . Caivano diventerà un tema centrale dell'agenda del governo. Chiederò a ogni membro del governo di essere qui con frequenza, per affrontare e risolvere ogni singolo problema che si presenta”.

Non devono esistere zone franche

"Il messaggio principale che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche – ha rimarcato Meloni – ed è un messaggio che noi diamo qui, ma il Parco Verde di Caivano non è l'unico territorio che versa in queste condizioni: sono molti i territori che versano in queste e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d'Italia''. "Dentro il problema delle zone franche, dei territori abbandonati, delle periferie disagiate c'è un tema di continuazione – ha quindi sottolineato –. Il governo sarà presente qui in modo cadenzato per aggiungere interventi e per monitorare", il suo impegno. "Si risolve solo se si lavora a 360 gradi – ha concluso –, intendiamo dimostrare che lo Stato non arriva solo un giorno, annuncia interventi e poi non è in grado di seguirli. Comincia da qui questo impegno per portarlo in tante altre zone di Italia".

La famiglia di una delle baby vittime

"La famiglia che rappresento ha da sempre deciso di mantenere il riserbo e il silenzio", spiega intanto Clara Niola, l'avvocata della famiglia di una delle due ragazzine vittime di stupro. Il rischio, spiega, è la "cosiddetta vittimizzazione secondaria". "Sicuramente c'è un clima di tensione, inevitabilmente perché il caso è molto, molto delicato. Ecco perché a maggior ragione ci siamo affidati a questo silenzio. La visita delle istituzioni ci conforta perché operando sinergicamente con tutte le altre istituzioni le associazioni anche nel terzo settore a vario titolo coinvolte si potranno mettere in atto tutte quelle strategie di cui non solo questo territorio ha bisogno proprio a tutela dei minori. Ci affidiamo alla magistratura per stabilire le responsabilità".