Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Reintegro sanitari no vax, De Luca: "Intollerabile, cose da Sant'Uffizio"

Il governatore della Campania commenta senza mezzi termini la decusione del Governo di richiamare in servizio i medici non vaccinati: "Quarta dose a roschio"

Napoli, 4 novembre 2022 – Riammettere i sanitari no vax in corsia? “Decisione sbagliata, irresponsabile e mistificatoria”. È chiara la posizione del governatore De Luca sulla decisione del Governo di reintegrare i medici e gli infermieri non vaccinati negli ospedali e nelle Rsa.

"La decisione – spiega Vincenzo De Luca – è stata motivata con diversi argomenti, il primo dei quali è un argomento truffa e cioè abbiamo 4mila medici che possiamo portare negli ospedali nel momento in cui abbiamo una crisi drammatica del personale ospedaliero. È una truffa, è un falso. Le 4mila unità si riducono al 50% perché la metà sono andati in pensione in questi 2 anni, parliamo dunque di non più di 2mila unità del personale sanitario, quindi medici, infermieri, personale amministrativo, tecnici di laboratorio. In questo 50% residuo, i medici ospedalieri sono una infima minoranza, la gran parte sono liberi professionisti, odontoiatri, infermieri, personale amministrativo".

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca

“Quarta dose a rischio”

Nella solita diretta Facebook del venerdì, oggi De Luca ha sottolineato "la gravità del messaggio dato all'Italia che, se ammetti al lavoro anche una percentuale limitatissima di medici, praticamente hai tolto valore e presa al completamento della campagna di vaccinazione”. La preoccupazione è sulla copertura degli anziani e dei fragili con i booster. “Con quale credibilità puoi invitare a fare la quarta dose, quindi il secondo richiamo, per la popolazione anziana e fragile? Siamo di fronte a una grande mistificazione nei numeri – prosegue il governatore campano – è una decisione che scoraggia le vaccinazioni, che offende i medici che hanno fatto il proprio dovere in maniera rigorosa e si sono vaccinati, che offende i cittadini che si sono vaccinati, e che offende i pazienti. Chi manderebbe un proprio familiare in una corsia di ospedale, in un reparto di pronto soccorso, in un reparto di terapia intensiva, sapendo che il proprio congiunto sarà curato da un medico non vaccinato? Nessuno di noi accetterebbe una cosa del genere".

“Messaggio grave: cose da Sant’Uffizio”

Infine, ha proseguito De Luca, "si è detto che dobbiamo riconoscere la libertà di farsi vaccinare o no: questa è una cosa francamente intollerabile. Ma non solo. “In Italia c'è l'obbligo di vaccinarsi per i bambini da 0 a 6 anni, altrimenti non possono essere ammessi a scuola. Questo per una ragione di tutela della salute di altri bambini magari immunodepressi, o che non possono farsi il vaccino. È un dovere civile supportato dalle certezze mediche scientifiche che riguardano i vaccini. Quindi siamo nella situazione paradossale in cui i bambini 0-6 anni sono obbligati a vaccinarsi, i medici no. Cose veramente da Sant'Uffizio", conclude il presidente delle Campania, Vincenzo De Luca.