
Il sequestro delle mascherine
Napoli, 1 dicembre 2021 – Container pieni zeppi di mascherine cinesi non a norma, oltre 800mila pezzi finiti sotto sequestro per la mancanza di certificazioni. Merce che sul mercato avrebbe fruttato almeno mezzo milione di euro. È il risultato dell’ultima operazione effettuata al porto di Napoli, dove si infittiscono i controlli sull’importazione delle merci.
Dopo il ritrovamento di zanne di elefante di contrabbando, i 720mila giocattoli non a norma e quindi pericolosi, le duemila biciclette importate dalla Cina, ieri la guardia di finanza e l’agenzia delle dogane hanno intercettato un altro carico sospetto.

Nei container sono state trovate 812mila mascherine di provenienza cinese prive delle certificazioni attestanti la conformità. L'intenzione dell'importatore, spiega una nota dell'Agenzie delle Dogane, era "declassare tali dispositivi a mascherine generiche attraverso una specifica etichettatura che si sarebbe dovuta effettuare nei locali di una società specializzata di Napoli”.
Tuttavia i controlli eseguiti dai finanzieri del II Gruppo Napoli e dai funzionari Adm “hanno permesso di riscontrare che la società incaricata non aveva regolarizzato i prodotti in importazione". Le mascherine, "che avrebbero fruttato sul mercato circa mezzo milione di euro", sono state sequestrate e il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura di Napoli, per frode in commercio e contraffazione.