Napoli, 9 aprile 2023 - "La ricorrenza del cinquantesimo della morte di Picasso (che cadeva l’8 aprile, ndr) è stata l'occasione, per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di celebrare il suo rapporto con l'antico. D'altronde non poteva essere altrimenti. Il doveroso omaggio a uno dei più grandi artisti del Novecento doveva partire dal luogo che lo ispirò durante la sua celebre visita a Napoli e Pompei nel 1917. Siamo di fronte al più raffinato dialogo mai composto fra i disegni e le opere del Maestro e le statue e gli affreschi delle collezioni Farnese e pompeiane. Nessun museo al mondo poteva costruire una simmetria del genere”. Così, in una nota stampa, Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sulla mostra "Picasso e l'antico", in corso dal 5 aprile al Mann nelle sale della collezione Farnese e visitabile fino al 27 agosto. Tutte le tematiche della mostra sono ripercorse e approfondite dagli importanti saggi pubblicati nel catalogo edito da Electa.
"L'esposizione – è scritto – ribadisce l'assoluta continuità del pensiero artistico fatto di lasciti e rielaborazioni innovative. Ma soprattutto, lancia un messaggio molto chiaro: ora più che mai l'arte può unire e condannare il lato più deteriore dell'uomo, come già fece Picasso con la celebre Guernica. Noi in piccolo abbiamo voluto fare la nostra parte".
Picasso e il legame con Napoli
Sono quarantatré i lavori di Picasso messi a confronto principalmente con le sculture Farnese e i dipinti da Pompei in una mostra che ha l'intento di illustrare la profonda influenza di uno dei più grandi musei di arte classica sull'opera di uno dei più importanti artisti moderni. L'esposizione si divide in due parti: la prima relativa ai soggiorni a Napoli di Picasso, delineando come si presentava il museo al tempo della visita dell'artista, allora non ancora solo "archeologico", e la seconda relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori di Pablo Picasso. Sono presentate 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard, eccezionale prestito del British Museum di Londra. Queste incisioni, realizzate tra il 1930 e il 1937, si configurano come un fulcro interpretativo nell'opera dell'artista. A queste si aggiungono i rilevanti prestiti del Musée national Picasso-Paris e di Gagosian New York.
Ministro Sangiuliano: "Un vero splendore"
"Una grande fila per accedere al MANNapoli, di cui pochi giorni fa ho inaugurato la nuova sezione. È un vero splendore, denso di storia, un simbolo della nostra identità. Ne dobbiamo essere orgogliosi" ha twittato ieri il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, testimoniando la sua soddisfazione per l'afflusso di visitatori in questi giorni di festività pasquali al Museo archeologico nazionale di Napoli.