Lunedì 28 Ottobre 2024

Teatro San Carlo, Lissner reintegrato dal tribunale: “Un atto di giustizia, licenziamento illegittimo”

Accolto il ricorso dell’ex sovrintendente del teatro lirico di Napoli, rimosso a fine luglio con un decreto legge del Governo. Al suo posto, Sangiuliano aveva nominato Carlo Fuortes (ex ad Rai)

Stephane Lissner (a sinistra) era stato sostituito dall'ex ad Rai, Carlo Fuortes (a destra)

Stephane Lissner (a sinistra) era stato sostituito dall'ex ad Rai, Carlo Fuortes (a destra)

Napoli, 12 settembre 2023 – Risolto il caso Lissner: il sovrintendente del Teatro San Carlo deve essere immediatamente reintegrato. A deciderlo è stato il tribunale del Lavoro di Napoli con un’ordinanza di reintegro: “La revoca deve ritenersi illegittima”, ha scritto il giudice in merito alla decisione del ministro Sangiuliano di sollevarlo dall’incarico “ante tempus”. La giudice del lavoro Clara Ruggiero ha così accolto in via cautelare il ricorso di Lissner contro il suo 'pensionamento’ anticipato.

Ma c’è di più. Secondo il tribunale, la sostituzione del Maestro Stephane Lissner con l'ex amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes – nominato dal Governo a fine luglio – avrebbe tutti i “requisiti per sollevare una questione di legittimità costituzionale del decreto legge del Governo”.

E così ora il Teatro lirico di Napoli, uno dei più importanti del mondo, si ritrova con due direttori artistici: uno nominato dal ministro San Giuliano e l’altro reintegrato dai giudici. Una situazione spinosa che dovrà essere sanata. E già si preannuncia un altro capitolo della vicenda.

Lissner: “Un atto di giustizia”

“Un atto di giustizia, dopo mesi trascorsi in un limbo che non meritavo io, ma soprattutto non meritavano il Teatro San Carlo e la città di Napoli”. È il commento a caldo del direttore teatrale francese Stephane Lissner, entrato ai posti di comando del San Carlo nel 2019, subito dopo la decisione del giudice del lavoro partenopeo.

“Oggi, il Tribunale di Napoli ha dato il primo segnale, fondamentale, di come il mio licenziamento sia stato un atto illegittimo e ad personam, privo di quei contenuti di 'civiltà giuridica’ che devono guidare ogni ordinamento democratico”, continua l’ex sovrintendente.

“Vedo in questa decisione un legame inscindibile con la dimensione europea di cui l'Italia, Napoli e lo stesso Teatro San Carlo sono espressioni autentiche e costitutive. Ora, sono a disposizione per svolgere il mio incarico insieme alle straordinarie persone che lavorano nel Teatro”, conclude Lissner.