Giovedì 19 Dicembre 2024
NINO FEMIANI
Napoli

La statua spacca Napoli: un Pulcinella di 12 metri. Ironie e allusioni sul web

L’opera provocatoria ‘Tu si’ ‘na cosa grande’ di Gaetano Pesce suscita dibattito e ironia tra i cittadini, diventando rapidamente un'icona di piazza Municipio

Tu si’ ’na cosa grande. , l’opera di Gaetano Pesce in piazza del Municipio a Napoli

Tu si’ ’na cosa grande. , l’opera di Gaetano Pesce in piazza del Municipio a Napoli

Napoli, 10 ottobre 2024 – Con le sue forme ardite, Napoli accoglie a braccia aperte e un pizzico di ironia ‘Tu si’ ‘na cosa grande’, l’ultima opera di Gaetano Pesce, installata ieri in Piazza Municipio. Ma attenzione: se credete che i napoletani siano rimasti muti di fronte all’ennesima installazione provocatoria – dopo la Montagna di sale di Paladino, la Vela rossa di Kapoor o la Vergine degli stracci di Pistoletto – vi sbagliate di grosso. E, infatti, con la consueta verve, il capoluogo fa ciò che sa fare meglio: "inciuciare", impicciarsi e trasformare l’arte in una discussione a metà tra l’Oro di Napoli di Giuseppe Marotta e il sorriso dolceamaro di Paolo Sorrentino.

A chi guarda il Pulcinella stilizzato, eretto con il pinnacolo al vento a pochi metri da Castel Nuovo e dal Porto dove attraccano le navi da crociera, un pensiero "scostumato" si affaccia alla mente: "Ma questa roba… cos’è? Mi hanno detto che è un Pulcinella, io penso ad altro", ammicca una giovane signora che resiste alla tentazione del selfie. L’opera cattura l’attenzione non solo dei critici, ma anche dei passanti e degli internauti che si sono sbizzarriti con i meme. La sagoma dell’opera somiglia a tutto tranne che alla tradizionale maschera nata nel Seicento e diventata emblema della città popolaresca. "Questo è un simbolo fallico, altro che Pulcinella. Finiremo per farci deridere come napoletani", dice uno degli avventori dei bar aperti accanto al teatro Mercadante. Nella discussione, che, per un giorno fa passare in cavalleria calcio e politica, molti battono il tasto sulla citazione fallica della statua di Pesce, vittima di un coro di doppi sensi che neanche il miglior Eduardo avrebbe potuto scrivere.

Caustico il conduttore radiofonico Gianni Simioli: "Napoli cresce, ma in che direzione?". L’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris non perde l’occasione per aggiungere una stilettata istituzionale alla satira, twittando laconico: "Napoli cresce: da Pistoletto a Pesce". Il sindaco Gaetano Manfredi smorza la polemica: "Penso che l’arte contemporanea e le installazioni contemporanee debbano far discutere". La scultura è ormai un’icona del paesaggio di piazza Municipio. Peccato che l’artista ligure, morto lo scorso aprile, non potrà ascoltare di persona le reazioni alla sua creazione. È pensabile però che, forse, avrebbe gongolato nel constatare quanto la sua scultura sia diventata, in poche ore, "‘na cosa grande".