Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Intossicazione da monossido: mamma e figli di 2 mesi e 6 anni in camera iperbarica

I carabinieri sono giunti in tempo per salvare loro e altri due familiari, tutti avvelenati dai fumi della brace di una stufa in un locale non areato

Una camera iperbarica

Una camera iperbarica

Napoli, 17 febbraio 2023 - Due bambini, uno di appena due mesi e uno di sei anni, e la loro madre, sono stati assistiti presso il Centro di Medicina Iperbarica dell'Ospedale Santobono, a Napoli diretto da Rosario Marco Infascelli, per una grave intossicazione da monossido di carbonio e da fumi per l'utilizzo di una brace in un luogo non areato. I tre sono giunti nella notte tra giovedì e venerdì provenienti dal presidio ospedaliero di Piedimonte Matese in codice rosso e sono stati immediatamente sottoposti a un trattamento con ossigeno iperbarico al termine del quale sono scesi i livelli della carbossiemoglobina nel sangue, con un netto miglioramento delle funzioni vitali di tutti gli organi, specie di quello cerebrale. Al momento, i tre pazienti sono in discrete condizioni, tuttavia, come da protocollo, saranno sottoposti a ulteriori cicli di trattamento in camera iperbarica per evitare la cosiddetta sindrome post-intervallare che si può verificare anche a un mese dall'intossicazione e che provoca gravi danni al tessuto cerebrale.  Incendio, fiamme e fumo per un stufetta elettrica: 80enne ustionato a Torre del Greco Incendio a Giugliano, donna in carrozzina intrappolata in casa: salvata dai carabinieri Incendio nella notte al Maschio Angioino, danneggiati documenti. Comune: "Natura dolosa"

Cosa è successo

L'intera famiglia, con due bimbi piccoli, è stata salvata dai carabinieri. Il fatto è accaduto a Sant'Angelo d'Alife, nel Casertano, dove i carabinieri sono intervenuti in un appartamento in cui risiede una famiglia di origine indiana, con padre, madre, due figli e un altro stretto congiunto; all'arrivo dei militari, le cinque persone erano in stato di quasi incoscienza, colte da malore per carenza di ossigeno causato dalle emissioni di una stufa nella camera da letto. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Piedimonte Matese insieme a quelli della stazione di Ailano hanno subito spento la stufa e aperto le finestre, per poi soccorrere con il personale del 118 i cinque componenti del nucleo familiare, che sono stati portati negli ospedali di Piedimonte Matese e Salerno; i due bimbi e la mamma sono stati invece portati all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli.  Incendio a Giugliano, donna in carrozzina intrappolata in casa: salvata dai carabinieri Intossicazione da mandragora, aumentano i ricoveri a Napoli: forse scambiata per spinaci