Amalfi, 6 agosto 2023 – Sole, vento e schizzi di acqua salata sulla pelle. Era iniziata così la gita in motoscafo di Adrienne Vaughan e della sua famiglia – il marito Mike White e i figli di 12 e 8 anni – quando all'improvviso irrompe la tragedia. Ma cosa è successo in quegli ultimi attimi di vacanza amalfitana della 45enne morta il 4 agosto durante lo scontro in mare con un veliero davanti al Fiordo di Furore, uno dei luoghi che tutto il mondo ci invidia? Ecco la ricostruzione degli istanti fatali per la donna americana a capo della Bloomsbury, la casa editrice americana di Harry Potter.
Dove si trovava nel momento dell’impatto
Un pomeriggio in baca con la famiglia sulla Costa Amalfitana, un sogno che si avvera. Lei, la manager di successo Adrienne Vaughan, è stesa a prua a godersi gli ultimi sprazzi di sole di un venerdì di mare, poche ore prima che su Amalfi calasse il tramonto. L’obiettivo era raggiungere Positano. Una sensazione meravigliosa stare a prua mentre il gozzo di nove metri – noleggiato da una società di Nerano, non molto lontana ad Amalfi – con lo scafo che spezza le onde e regala libertà. Ma all’improvviso il botto: il devastante impatto del motoscafo con una nave turistica di 40 metri. Erano circa le 17.45 (questa è l’ora registrata dalla centrale operativa dei soccorsi) e in quel momento tutto è diventato nero. E per Adrienne, che in quel momento si trovava a prua – quindi nella zona più vicina al punto dell’impatto tra i due natanti – l’incidente è stato fatale. Ecco cosa è successo.
La caduta in mare di Adrienne: falciata dalle eliche del motore?
Adrienne, che in quel momento si trovava a prua, è stata sbalzata in acqua. Il vortice creato dal motore potrebbe averla risucchiata, attirandola verso le eliche: pale metalliche che girando diventano lame taglienti. Le ferite sono state devastanti e mortali. “I soccorsi sono stati immediati. Il tutto si è verificato nel giro di un'ora. La donna aveva subito, per effetto del sinistro, delle lesioni tali da non poter essere sottoposta concretamente ad alcun tipo di cure mediche", ha spiegato ieri il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli. Tradotto: le ferite sono state mortali, quando è arrivato l’elicottero non c’era più niente da fare.
La figlia è abbastanza distante, ma la mamma potrebbe essere rimasta ferita dall’elica del motoscafo. Tant’è che lo skipper Elio Persico – il 30ennne è indagato per omicidio colposo e naufragio colposo – avrebbe tolto la retromarcia, ma solo dopo che la poppa del motoscafo è arretrata di un paio di metri. Nel filmato si vede anche il marito della vittima sotto shock e insanguinato, mentre il figlio più piccolo piange. L’uomo è stato poi operato in ospedale.
Il drammatico video dell’impatto
Cambio di scena. L’impatto è stato registrato da un video girato col telefonino da uno degli 80 passeggeri che si trovavano a bordo della nave Tortuga. In sottofondo una canzone dei Backstreet Boys. Stano festeggiando un matrimonio e all'improvviso hanno avvertito l’impatto con il gozzo. E le scene raccontano di una bambina caduta in mare, la figlia 12enne di Adrienne: Si sbraccia, urla, chiede aiuto. La testa sparisce nell’acqua per un attimo e poi risale. E dalla nave le lanciano i salvagenti: la bambina ne afferra uno e si salva.
A bordo della motonave si scatena il panico. Chi urla in tedesco e in inglese, sono tutti turisti stranieri: “Oh mio Dio” e ancora “Per favore aiutatela”, lo choc è collettivo. Qualcuno si lancia a prua a vedere cosa è successo e le immagini durissime di Adrienne rimarranno impresse per sempre nei loro occhi.
“Manovra suicida”
"È stata una manovra suicida”, avrebbe detto il comandante del Tortuga nel commentare l’incidente, secondo quanto riportato dal Messaggero. “Ho visto questa imbarcazione venire dritta verso di noi, ho virato, ho spento i motori, ho provato ad andare indietro. Ma l'impatto è stato inevitabile”. Il marito della vittima, Mike White avrebbe poi raccontato ai soccorritori che lo skipper alla guida del motoscafo “era sempre al telefono”.