Giovedì 31 Ottobre 2024

Napoli, imprenditore rapinato davanti a moglie e figli da falsi finanzieri

Ad Acerra quattro malviventi simulano una perquisizione ma poi legano la vittima. Quest'ultima si libera e ne nasce una colluttazione. I carabinieri, allertati, riescono a fermare 2 dei complici: la refurtiva era in auto

Un'auto della Guardia di finanza

Un'auto della Guardia di finanza

Napoli, 29 aprile 2023 - Si sono presentati dinanzi alla porta di casa di un imprenditore di Acerra, indossando le pettorine con la scritta Guardia di Finanza, hanno detto che avrebbero dovuto eseguire una perquiszione. Ma una volta in casa hanno messo a segno una rapina legando ai polsi, dinanzi alla moglie e ai figli, il padrone di casa. Il fatto è accaduto nella mattina di ieri, poco dopo le 7, ad Acerra, nel Napoletano. La vittima, un 35enne, però è riuscita a liberarsi; c'è stata una colluttazione con i rapinatori. Nel frattempo la moglie dell'imprenditore ha chiamato i carabinieri che in pochi minuti sono giunti sul posto.

I militari sono riusciti a bloccare due rapinatori mentre altri due sono fuggiti portando via ciò che potevano. In manette sono finiti Giuseppe Beneventano, 45 anni, e Luigi Mancinelli, 37 anni, che era in semilibertà. Devono rispondere di sequestro di persona, lesioni e rapina.

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L’auto con lampeggiante e refurtiva

Nelle vicinanze dell'abitazione i carabinieri hanno ritrovato una utilitaria. All'interno c'erano un lampeggiante di colore blu in uso alle forze dell'ordine, un mascherina chirurgica di colore nero con stemma della Gdf, un paio di manette in plastica di colore argento, due cappellini con visiera recanti lo stemma 'Gdf', una scacciacani, 1 pettorina di colore blu con la scritta Guardia di Finanza e 2 targhe per auto adesive incollate su quelle originali. Trovata anche l'intera refurtiva appena rubata e restituita al legittimo proprietario. A causa della colluttazione vittima e rapinatori sono stati trasferiti in ospedale. L'imprenditore ne avrà per 10 giorni mentre uno dei due arrestati è stato dimesso con 7 giorni di prognosi. Ora sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna e della stazione di Acerra per individuare gli altri due complici e per verificare se i quattro si siano resi responsabili in questi giorni di reati simili nella zona a nord di Napoli.