Napoli, 23 luglio 2022 - Le due esplosioni nella notte a distanza di un’ora. Pochi giorni fa il duplice omicidio al Rione Fiat. E' guerra tra clan a Ponticelli, torna la paura nel quartiere nella parte est di Napoli che è al centro di una faida per il controllo del territorio tra i clan De Luca Bossa, De Martino e De Micco.
Due bombe sono espolse nella notte. La prima, in via Virginia Woolf, a pochi metri dalla stazione dei vigili del fuoco, il primo ordigno artigianale ha distrutto un'auto e le fiamme hanno danneggiato altre tre vetture in sosta. Una delle auto è addirittura esplosa provocando danni anche alle finestre delle case vicine e per fortuna nessuno è rimasto ferito.
Poco dopo, la seconda bomba è esplosa in via Luca Pacioli, nei pressi delle cosiddette "case di Topolino", zona di spaccio.
E' la quarta bomba esplosa in quell'area nell'arco di 14 mesi. Mercoledì scorso, 20 luglio, invece al rione Fiat un agguato ha provocato due morti. Carlo Esposito, 29 anni, reale destinatario del raid, e Ciro Imperatore, 53, vittima innocente. Era un operaio che stava montando una zanzariera nella casa a piano terra dove abitava Esposito. Per l'episodio è stato arrestato Antonio Pipolo, 37 anni, del clan De Micco, che si è consegnato e ha iniziato un percorso di collaborazione con lo Stato.
Ruotolo: "Emergenza democratica"
Duro il commento del senatore Sandro Ruotolo che parla di "emergenza democratica" e di "chiara strategia terroristica dei clan", sottolinea che la situazione "è fuori controllo" e chiede "l'attenzione del governo nel suo insieme. Certo - osserva - sono appena state sciolte le Camere e indette le elezioni politiche il 25 settembre. Spero e mi auguro che le forze democratiche e progressiste mettano al centro dei loro programmi la lotta alla criminalità organizzata".
"Lo Stato deve far sentire con forza la sua presenza: occorrono maggiori uomini in campo e più pattugliamenti notturni, la gente deve tornare a poter vivere la propria quotidianità in tranquillità, senza l'ansia di trovarsi al centro di un agguato o colpita da una bomba, come se fossimo in un campo di guerra», ha commentato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.