Avellino, 18 aprile 2024 – La squadra di basket della sua città e la politica di Avellino. Due passioni che si incontrano con Gianluca Festa, 50 anni, sindaco di Avellino dal giugno del 2019, si è dimesso il 25 marzo scorso quando la procura di Avellino gli ha perquisito casa e ufficio. E proprio nel corso della comunicazione della notizia alla stampa, fece riferimento al suo amato basket, e al fatto che quanto li contestava la procura era relativo alla pallacanestro.
Il salvataggio della squadra di basket
Quando venne eletto, infatti, la squadra della città, lo storico club Scandone, fondato nel 1948 e per 20 anni in serie A, era fallito. Lui vi aveva giocato come titolare nel 1995. Uno smacco per Avellino e i tifosi, quel fallimento, e così, pur di salvare la pallacanestro, Festa versò 20 mila euro dal suo conto corrente per garantire l'iscrizione di una squadra irpina al campionato di serie B.
Le sponsorizzazioni
Ora Festa è ai domiciliari, indagato tra gli altri insieme all'amministratore delegato della squadra, la DelFes, Gennaro Canonico, per presunti appalti pilotati al Comune di Avellino per i reati di corruzione, associazione a delinquere, turbativa d'asta e falso in atto pubblico. Alcune delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti hanno anche sostenuto economicamente la società di basket con sponsorizzazioni.
"Aspetteremo l’esito delle indagini”
"Non c'è niente perché non c'è mai stato niente e anche dalle perquisizioni non è emerso nulla. Chi pensava che questa fosse una bomba, si è ritrovato in mano una miccetta. E se qualcuno pensava di poter condurre con questi argomenti la campagna elettorale che si avvicina, ha sbagliato. Perché noi siamo persone perbene e aspetteremo l'esito delle indagini. Che non porteranno a nulla", aveva detto Festa all'indomani delle perquisizioni, meno di un mese fa e prima dell’arresto di stamattina.
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