Piano di Sorrento (Napoli), 17 agosto 2023 – È rientrata in auto verso mezzogiorno dopo aver fatto la spesa, stava aprendo il bagagliaio, quando è stata accoltellata alla schiena e gettata all’interno della vettura. È stata ricostruita la dinamica dell’aggressione che, nella tarda mattina di oggi, ha fatto ritrovare il cadavere di Anna Scala, 56 anni originaria di Vico Equense, all’interno del bagagliaio di un’auto a Piano di Sorrento.
Ad avvisare il 112 è stato un passante che ha visto il corpo insanguinato perché il bagagliaio era rimasto aperto. Alcuni testimoni che hanno assistito al delitto hanno descritto l’uomo che ha accoltellato la donna ed è poi fuggito in scooter. La vittima aveva denunciato il suo ex per stalking.
Fermato l’ex compagno
A metà pomeriggio è stato individuato e fermato dai carabinieri l'ex compagno della donna, Salvatore Ferraiuolo, che tentava di fuggire a piedi.
L'uomo, assistito dall'avvocato Gabriele Cimmino, ha confessato il delitto al magistrato che lo ha interrogato nel tardo pomeriggio. Deve rispondere di omicidio premeditato. L'autopsia sul corpo della vittima sarà eseguita verosimilmente venerdì.
Le indagini
Sulla vicenda le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Sorrento. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto intorno alle 12.30 in un'area condominiale in via San Massimo nel comune di Piano di Sorrento dove la vettura era parcheggiata. "Il cofano della macchina era aperto, il corpo era visibile – spiega una nota diffusa dai carabinieri -. Era sanguinante, probabilmente per ferite d'arma da taglio. Il corpo non è stato ancora ispezionato e aspettiamo il medico legale per l'identificazione completa". I carabinieri hanno raccolto le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e le testimonianze di alcuni condomini. É stata ritrovata la lama nei pressi del condominio con cui sarebbe stato commesso il delitto.
Le testimonianze
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, la donna uccisa stava aprendo il bagagliaio dell'auto per prendere la spesa quando si sarebbe avvicinato un uomo, vestito di nero, che l'ha accoltellata più volte e poi l’avrebbe spinta dentro il bagagliaio prima di scappare in motorino. Nei pressi della chiesa della Trinità, poco distante dai caseggiati popolari dove è avvenuto l’omicidio, si è formata una folla di curiosi.
"Urla strazianti, poi una scena spaventosa”
“Stavamo giù in garage per controllare i lavori in corso nel palazzo quando abbiamo sentito delle urla strazianti, abbiamo pensato a un litigio, dopodiché le urla sono diventate ancora più strazianti e a quel punto abbiamo deciso di andare a vedere. La scena di fronte alla quale ci siamo trovati era terribile”. È quanto racconta una condomina del complesso di palazzine dove è stato trovato il cadavere.
“Abbiamo fatto una corsa - prosegue la donna ricostruendo i momenti successivi - e mentre percorrevamo l'ultima rampa abbiamo chiesto: chi c'è? A quel punto una voce ci ha detto di accorrere. Quando siamo arrivati abbiamo visto qualcosa di spaventoso. Questa donna accoltellata all'interno del cofano dell'auto. C'era una pantofola a terra, aveva il volto coperto forse nel tentativo di difesa, è stato terribile. Chi ci ha chiamato ci ha riferito di aver sentito delle urla ed entrando nel garage ha visto il cadavere ma non ha visto chi è stato...Invece una signora del palazzo di fronte ha visto un tale che usciva di corsa, vestito di nero, pantaloni e camicia nera a maniche lunghe, col cappellino da pescatore, un pugnale nella mano sporca di sangue che correva”.
"A quel punto - prosegue nella sua testimonianza la signora - il marito della condomina che si era affacciata ha preso la moto per inseguirlo ma ne ha perso le tracce. Continuando nella ricerca, però, ha trovato il cappellino a terra, nella zona di San Liborio. Cappellino che i carabinieri hanno recuperato. Nel frattempo abbiamo chiamato la polizia e l'ambulanza, pensavamo fosse ancora viva, ben presto abbiamo capito che non era così".