Napoli, 27 marzo 2024 – Geolier parla agli studenti di lavoro, diritti e i “pregiudizi sbagliati su Napoli”, tra selfie e scrosci di applausi a Scampia. Ma fuori dall’Università Federico II infuocano le polemiche. Ad attaccare il rapper di Secondigliano è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri: “Non voglio neppure sapere chi è il cantante: si devono portare all'università solo eccellenze e modelli di vita”. Secco il rettore Matteo Lorito: “Le polemiche non ci interessano proprio”.
Immediata la difesa di Saviano. “La domanda è: ma davvero fate? Bisogna spiegare a queste persone che l'hip hop è una rappresentazione della realtà”, ha detto lo scrittore anticamorra. Abituato agli attacchi – arrivati a pioggia dopo la sua partecipazione a Sanremo – Geolier tira dritto.
“Il mio obiettivo è portare del lavoro a Napoli, qui c'è tanto talento e non trovo giusto che il centro della musica sia solo a Milano”, ha detto il cantante durante il confronto con gli studenti avvenuto ieri all'Aula Magna della sede di Scampia della Federico II. “L'importante nella vita – ha aggiunto il rapper napoletano – è andare dritti per la propria strada, seguire i propri obiettivi e alzarsi se cadi. Il secondo tentativo è quello più importante perché costa fatica, ma dà tante soddisfazioni''.
Geolier: cosa ha detto agli studenti
“Sono felice, mi sento anche onorato di stare qui tra voi. Qua dentro non posso insegnare niente a nessuno, anzi posso solo imparare. Non è una lezione, ma una chiacchierata tra amici: ho mille paure e mille ansie come le avete voi". È iniziato così il discorso di Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, all'Università Federico II di Napoli.
“Noi che veniamo dalla periferia siamo più forti. Io sono andato a lavorare a 9 anni – ha spiegato poi Geolier - e a volte si pensa che venire dalla periferia sia uno svantaggio. La verità è che noi abbiamo la fame negli occhi e gli altri no”.
Ad introdurlo è stato il rettore Matteo Lorito: “Grazie Emanuele, ce l'abbiamo fatta a portarti qua, al di là di quanto è stato detto, scritto e ripetuto. Le polemiche non ci interessano proprio. L'autonomia delle università è sacrosanta". Il riferimento è al procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che era stato anche invitato da Lorito ad assistere, ma che ha declinato.
“Sbagliati i pregiudizi su Napoli”
Geolier si è messo in discussione, affrontando molti temi tra i quali la questione dei pregiudizi su Napoli e sui napoletani: “Tutti i pregiudizi su Napoli sono sbagliati. Il pregiudizio più brutto che ho sentito e quello sull'orologio, di chi viene da Milano e chiede di tenergli da parte la collanina o l'orologio. Mi danno fastidio, sono pregiudizi stupidi, perché poi vediamo che nella classifica dei reati Napoli viene dopo tante grandi città. In tutto il mondo c'è un lato buono e uno cattivo. Napoli non è solo lato cattivo, ha anche tante cose belle".
“Un disco è come un esame”
"In un disco c'è dietro un lavoro impressionante, è come un esame universitario. Ancora devo trovare un metodo di lavoro, soffro d'ansia su questa cosa". Sul suo essere artista, Geolier ha aggiunto: "Ancora non sono strutturato sull'ansia, tu come artista costruisci un quadro e se a una persona non piace ti fa male. Il mio timore è non essere capito. ‘Il Coraggio dei Bambini’ è stato il pezzo più ascoltato lo scorso anno, ma in molti non capiscono il napoletano e questa cosa fa male perché temo di non essere capito”, ha detto ancora Geolier.
E poi, rivolto direttamente agli studenti: "Invidio voi universitari, sopportate delle pressioni assurde sul lungo periodo, io dopo un disco in cui metto io dentro mentre voi studiate, assimilate, dovreste spiegare voi a me come fare per sopportare le pressioni".
La difesa di Saviano
Lo scrittore napoletano Roberto Saviano ha pubblicato su X un video di difesa sull’intervento di Geolier all’Università di Napoli. “Il bene non si afferma tramite il bene, ma tramite il racconto del male. Le università hanno il compito di confrontarsi con l'esperienza, con la complessità. Quindi non devi rientrare in un parametro di bene. Quando si fanno polemiche 'non invitare quello o quell'altro', io ho sempre fastidio”.
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