Napoli, 24 giugno 203 – L'ultimo crollo, nemmeno un mese fa, lo scorso 30 maggio. Ieri ancora una volta pezzi di cornicione si sono staccati dal cornicione della Galleria Principe di Napoli: nessuna persona sembra essere rimasta ferita. Spavento, anche questa volta però, tra cittadini e turisti visto che la Galleria Principe si trova in una posizione centrale e di passaggio della città, tra l'Accademia delle belle arti ed il Museo archeologico.
La zona è stata transennata grazie all’immediato intervento dei vigili del fuoco ed oggi c’è stato l’intervento del Comune di Napoli.
Più volte, in questi anni, la Galleria, realizzata nella seconda metà dell'Ottocento per essere un centro commerciale, è stata sottoposta ad interventi di restauro.
Interdetta area di 3 metri
Il servizio tecnico patrimonio del Comune di Napoli e i tecnici della Napoliservizi hanno effettuato un sopralluogo nella Galleria Principe di Napoli, dove ieri si era verificato un crollo di calcinacci. Nel corso del sopralluogo è stata determinata l'area da sottoporre a verifica e la modalità per effettuare le operazioni. Al termine è stato deciso di ampliare l'area interdetta al transito che corrisponde all'intera facciata della Galleria e non è più limitata soltanto all'area del crollo, e di posizionare la segnaletica orizzontale necessaria. Il tratto interessato dal cedimento è significativo, circa 3 metri lineari, mentre non sono visibili segni di dissesto in atto sul resto della facciata.
Chiusura al traffico per due notti
Già in occasione dell’evento del 30 maggio il Comune aveva fatto sapere che si rendeva indispensabile effettuare una verifica a mezzo piattaforma e cestello (ragno) sull'intera superficie. In tempi brevi la Napoliservizi provvederà ad individuare la ditta e ad affidare l'intervento che richiederà due notti, con interdizione del traffico nella corsia interessata, al fine di accertare, con un'ispezione ravvicinata su tutta la facciata, la presenza di altri eventuali punti di crollo incipiente.
Il precedente: la morte di Salvatore Giordano
L'episodio ripropone il problema della manutenzione degli edifici storici di Napoli. La Galleria, realizzata nella seconda metà dell'Ottocento per essere un centro commerciale a due passi dal Museo Archeologico Nazionale, è stata più volte oggetto di restauro. Un crollo, quello di oggi, che ha riportato alla mente il precedente tragico della morte dello studente Salvatore Giordano, deceduto a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato colpito alla testa da un grosso frammento di un fregio della Galleria Umberto di Napoli, altro monumento storico della città, il 5 luglio 2014. Per la sua morte, nel settembre 2022 furono condannate 5 persone.