Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Afragola, “rapina per coprire abusi sessuali”. Sei arresti, tra cui due frati

“Rapporti in cambio di cibo, vestiti e lavoro”, dichiarano gli inquirenti. Nella refurtiva i cellulari delle due vittime: contenevano immagini e chat compromettenti

++ Rapina per coprire abusi sessuali, in arresto anche frati ++

Afragola, due frati tra gli arrestati per furto ordito per coprire abusi sessuali

Napoli, 1 agosto 2024 – Sei arresti ad Afragola per quella che, a detta degli inquirenti, sembra essere una violenta rapina ‘ordinata’ per coprire degli abusi sessuali; tra di loro risulterebbero anche due frati. Si tratterebbe di padre Domenico Silvestro – parroco della basilica di Sant'Antonio di Afragola, accusato di abusi sessuali e presunto mandante – e padre Nicola Gildi – ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso e violenza sessuale. All'epoca dei fatti i due lavoravano nella stessa parrocchia. Sono stati rintracciati oggi dai carabinieri nel convento ‘Santa Maria Occorrevole’ di Piedimonte Matese (Caserta).

In manette anche Danilo Bottino, 20 anni, e Biagio Cirillo, di 19 – ritenuti i restanti esecutori materiali della rapina – Antonio Di Maso, 43 anni – che avrebbe ricoperto la funzione di intermediario tra i due giovani e il mandante – e Giuseppe Castaldo, 52 anni – che sarebbe stato l’organizzatore.

A seguire la vicenda il pm Cesare Sirignano e la procuratrice Maria Antonietta Troncone della procura di Napoli Nord. Secondo le loro ipotesi, l’unico obiettivo della rapina sarebbero stati i cellulari delle vittime di tali abusi sessuali, in quanto contenevano “immagini e chat a dir poco imbarazzanti che avrebbero potuto creare seri problemi ad alcuni frati dei monasteri in cui avevano lavorato le stesse vittime”.

Le vittime, due maggiorenni di cui uno extracomunitario, si sarebbero rivolti ai religiosi per assistenza di carattere sociale. Dalle intercettazioni vagliate dagli inquirenti è emerso che i rapporti sessuali sarebbero stati subiti in cambio di abiti, alimenti e quant’altro necessario alla sopravvivenza, nonché per un impiego presso ogni luogo di culto in cui i due frati si trovavano a svolgere le loro funzioni religiose. 

Nel fascicolo d’indagine ci sarebbe anche una lettera redatta dagli avvocati delle vittime della rapina e indirizzata ai frati per sollecitare il pagamento degli stipendi che non erano stati corrisposti.

Per risalire all’identità del presunto mandante è stato di importanza critica l’interrogatorio a un terzo frate informato dei fatti ma che non avrebbe preso parte alla vicenda. L’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, ha annunciato di aver sospeso Silvestro dalla sua funzione di parroco: “Il dispiacere e la tristezza non sono causate soltanto dall'apprendere delle infelici vicende in cui i due frati sono implicati, ma dallo smarrimento e dal turbamento che tale notizia provocherà nel cuore dei fedeli della Parrocchia – ha dichiarato – Invito tutti ad avere fiducia nella magistratura”.