Napoli, 16 ottobre 2022 – Vestite di rosso come le ancelle di “The Handmaid's Tale”, le attiviste napoletane sono scese in piazza con lo slogan: “L'Italia non diventerà la repubblica di Gilead”. È l’ultimo flash mob di protesta organizzato oggi in piazza Dante a Napoli contro l’elezione delle due più importanti cariche del parlamento: il leghista Lorenzo Fontana presidente della Camera e Ignazio La Russa al Senato.
È chiara l'allusione a "Il racconto dell'ancelle" – che è anche un romanzo di Margaret Atwood, che racconta di una teocrazia totalitaria ambientata in un futuro prossimo – con le attiviste che, con indosso scenografici mantelli rossi e cappucci bianchi, hanno impersonato i personaggi della famosa serie tv americana che racconta l’oppressione delle donne in da leader assetati di potere. Nuova giornata di proteste, quindi, dopo le minacce arrivate ieri La Russa, attaccato a Roma: prima con scritte di allusione brigatista sulla sede storica di Fratelli d’Italia, un tempo casa del partito Msi, e poi con uno striscione appeso vicino al Colosseo.
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“No alla Repubblica di Gilead”
Le attiviste dell'Ex Opg Je Sò Pazzo sono arrivate in piazza vestite di rosso, come le ancelle della famosa serie tv americana dove, nell'immaginaria Repubblica di Gilead, le donne vengono relegate a schiave o alla procreazione forzata da leader assetati di potere. “Vogliamo far capire chi si appresta a governarci – ha spiegato al megafono una delle partecipanti durante il flash mob – che non consentiremo a nessuno di trasformare l'Italia nella repubblica di Gilead, nemmeno ai due neo eletti”.
“Futuro da scenario horror”
I due presidenti nel mirino della protesta. “Fontana, dichiaratamente omofobo, antiabortista e putiniano, ha più volte attaccato la comunità lgbtq+, La Russa, il cui passato non necessita di particolari descrizioni, data la sua esperienza militante in partiti come l'Msi”. I manifestanti , che hanno esposto uno striscione ai piedi della statua di Dante, hanno distribuito volantini in piazza Dante per spiegare alla folla domenicale le ragioni della protesta. “A nostro parere – ha detto un’altra manifestante – entrambi i soggetti sarebbero perfetti per interpretare i ruoli dei cosiddetti comandati della serie tv Il racconto dell'ancella”.
“Uno scenario horror che pare tanto impossibile da realizzarsi – hanno detto le attiviste travestite da ancelle – ma che nei fatti e nella realtà qualcuno prova sempre ad immaginare come possibile. Proprio per questo non possiamo che continuare a ribadire e riaffermare un concetto per noi molto chiaro, ma che a quanto pare per alcuni è ancora difficile da comprendere: i nostri corpi, le nostre vite, non sono e non saranno carne da macello. Sulle nostre vite, sui nostri corpi, nessun modello potrà essere imposto”.