Napoli, 27 agosto 2022 – Berlusconi capolista in Campania, ma blindato in Sardegna. Dopo aver disertato i funerali dell’ex senatore e amico fraterno Niccolo Ghedini, ieri il presidente azzurro Silvio Berlusconi non ha presenziato nemmeno alla presentazione dei candidati di Forza Italia nei collegi campani. Solo un breve collegamento telefonico, con un messaggio ai campani: la sua candidatura “è un atto d'amore per la vostra terra".
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“Sono un napoletano nato a Milano”
Il leader azzurro sarà capolista nel collegio plurinominale Campania 1 al Senato. "Con la Campania ho un rapporto davvero speciale, mi è capitato spesso di dire che mi sento addirittura un napoletano nato a Milano”, ha sottolineato Berlusconi intervenuto telefonicamente a un appuntamento elettorale di Forza Italia a Vietri sul Mare, nel Salernitano, in occasione del quale il coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani, ha presentato i candidati nei collegi campani.
“Ho scritto 100 canzoni in lingua napoletana”
“L'affetto e l'entusiasmo – ha aggiunto Berlusconi – che ritrovo tra la gente della Campania ogni volta che vengo nella vostra bellissima regione mi commuovono e mi emozionano. Pochi lo sanno, ma io sono anche autore dei testi di oltre 100 canzoni in quella che io chiamo la lingua napoletana. Non è certo per caso, dunque, che io abbia deciso di guidare la lista di Forza Italia al Senato nella circoscrizione Campania 1”.
Napoli: partito in subbuglio?
C’è marette tra le fila degli azzurri in Campania, dove la scelta dei candidati in lista ha scontentato molti militanti del partito. E così Grazia Sangermano e Tonia Napolitano, rispettivamente coordinatrice cittadina di Forza Italia e consigliera comunale di San Paolo Belsito, nel Napoletano, escono da Forza Italia perché, sostengono "sono venute completamente meno le condizioni politiche minime per la nostra permanenza in un partito che credevamo fosse ispirato ai principi del confronto democratico interno, della condivisione delle regole e, soprattutto, degli obiettivi".
"Quanto accaduto nell'ultima settimana – spiegano le due figure chiave del partito cittadino – non è ammissibile per un movimento politico che vuole dichiararsi liberale, democratico e riformista. Lasciamo, non senza rammarico, Forza Italia". Risale a soli due mesi fa l’ingresso nel partito azzurro del sindaco di Belsito, Raffaele Barone.