Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Duplice omicidio a Sant'Antimo, mercoledì 14 giugno i funerali di Maria e Luigi

L'ultimo saluto in due chiese differenti per Maria Brigida Pesacane e Luigi Cammisa, uccisi giovedì scorso da Raffaele Caiazzo. Il suocero ha sparato sette proiettili contro di lui, cinque su di lei

Duplice omicidio nel Napoletano: in strada le urla delle parenti di Maria Brigida Pesacane e Luigi Cammisa

Napoli, 13 giugno 2023 - Si svolgeranno nello stesso giorno domani, mercoledì 14 giugno, i funerali di Maria Brigida Pesacane e Luigi Cammisa, uccisi dal suocero Raffaele Caiazzo. In due luoghi e momenti diversi. A Melito, nella Chiesa Santa Maria delle Grazie, l'ultimo saluto a Maria Brigida è in programma alle 16:30, mentre i funerali di Luigi si terranno a Sant'Antimo, alle 12:30, al Santuario di Sant'Antimo Prete e Martire. A termine della funzione è stato autorizzato un corteo funebre che, dalla piazza della Repubblica, accompagnerà la salma fino al cimitero. Proclamato a Sant'Antimo il lutto cittadino. "Manifestando ancora la mia vicinanza alla famiglia che è stata colpita da questo tragico evento - dice il sindaco Massimo Buonanno - si invita la cittadinanza tutta ad evitare comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino e con il dolore dei familiari".

Sette proietti per Luigi, cinque per Maria

Il via libera ai funerali arriva dopo che ieri mattina la Procura di Napoli Nord ha conferito l'incarico al medico legale che dovrà effettuare all'ospedale di Giugliano in Campania l'autopsia sulle salme di Luigi Cammisa e della cognata Maria Brigida Pesacane, uccisi a colpi di pistola giovedì mattina 8 giugno a Sant'Antimo (Napoli) dal suocero Raffaele Caiazzo, attualmente rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale, dov'è tenuto sotto stretto controllo. Dall'esame non dovrebbero comunque uscire particolari novità, visto che dai primi accertamenti eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Giugliano è emerso che entrambe le vittime sono state raggiunte da proiettili del medesimo calibro, dunque Caiazzo ha usato un'unica pistola per commettere il duplice omicidio, colpendo il genero almeno sette volte e la nuora con cinque proiettili; l'arma peraltro non è ancora stata rinvenuta.

Confessione a metà

Il 44enne Caiazzo ha ammesso di aver ucciso Cammisa - omicidio avvenuto in strada in piazzetta Sant'Antonio - ma anche spiegato di non ricordare nulla del secondo delitto, quello di Maria Brigida, avvenuto nella casa della vittima mentre quest'ultima era in bagno e i figli piccoli, nipoti di Caiazzo, dormivano.

Il movente, l’ossessione

I carabinieri hanno invece ritrovato e sequestrato il cellulare di Caiazzo, che potrebbe fornire ulteriori elementi ad un quadro indiziario che sembra però quasi definito; il movente è quello di un'ossessione di Caiazzo per una presunta relazione extraconiugale tra i due cognati e la volontà di salvare l'onore dei propri figli Anna e Alfonso, rispettivamente sposati con le vittime Luigi e Maria Brigida. Dalle dichiarazioni dei figli di Caiazzo e della moglie, è emerso poi che Caiazzo pare si fosse invaghito di Maria Brigida, tanto da recarsi spesso a casa sua. Intanto in carcere il 44enne presunto omicida, che faceva lavori saltuari e sopravviveva con il reddito di cittadinanza, viene sorvegliato in modo assiduo.