Napoli, 16 marzo 2024 – Due cadaveri, di un ragazzo e una ragazza, sono stati trovati a Napoli stamattina, poco prima delle 9. Sono intervenuti i carabinieri della stazione del quartiere di Secondigliano in Prima Traversa Fosso del Lupo, dove i corpi senza vita di una coppia di fidanzati, lui 24enne e lei 20enne, sono stati segnalati all’interno di una macchina in un garage condominiale. I giovani sono stati identificati nel corso dell’indagine aperta dalla procura partenopea: il ragazzo è Vincenzo Nocerino di 24 anni, studente universitario, e viveva con i familiari nel palazzo dove è avvenuta la tragedia; la giovane è Vida Shahvalad, una studentessa di nazionalità iraniana di 20 anni che da tempo risiede e studia a Napoli. I due si frequentavano da tempo. Indagini in corso.
Il ritrovamento
I due giovani sono stati trovati morti in auto dal padre del ragazzo di 24 anni, all’interno del garage condominiale della loro abitazione, nel quartiere di Secondigliano, nell'area periferica nord di Napoli. La coppia era uscita assieme la sera prima, Vincenzo aveva chiesto in prestito l’auto al padre che, stamattina, preoccupato per non aver visto rincasare il figlio, è uscito per cercarlo. Ma nel box di casa ha fatto la tragica scoperta, trovando l’auto con a bordo i corpi senza vita dei due ragazzi ancora con il motore acceso e l’ambiente saturo di gas di scarico. Sul posto si sono recate due ambulanze ma i soccorsi sono stati inutili, mentre decine di persone si sono affollate in strada e si sono affacciate ai balconi dei palazzi circostanti.
L’indagine
La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta sulla morte dei due giovani e il medico legale ha eseguito un sopralluogo. Le salme sono state sequestrate su disposizione del pm di turno in vista dell'autopsia. Le vittime sono una coppia di fidanzati che si frequenta da tempo e l’ipotesi più accreditata è che i due sono rimasti intossicati dalle esalazioni di monossido di carbonio del gas di scarico dell’auto dopo essersi chiusi nel garage per cercare un po’ di intimità. La coppia si sarebbe appartata nel box la sera prima e sono stati trovati svestiti. I rilievi eseguiti dovranno chiarire se l’intossicazione sia dovuta a un eventuale gesto volontario oppure si sia trattata di una disgrazia. Al momento del rinvenimento dei cadaveri il motore dell'automobile risultava ancora acceso.
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