Napoli, 7 maggio 2021 – È prevista per domani mattina l'udienza di convalida del fermo del 36enne accusato dell'omicidio di Ylenia Lombardo, la donna di 33 anni uccisa mercoledì pomeriggio e trovata semicarbonizzata, dalla cintola in su, nel suo appartamento a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli.
Sempre domani, inoltre, verrà conferito l’incarico per l'autopsia sul corpo della giovane mamma, che ieri avrebbe dovuto lasciare il piccolo centro del Napoletano per incontrare la figlia di 11 anni, affidata ai nonni materni che vivono a Viterbo.
Omicidio aggravato e incendio: le accuse al 36enne
Il cadavere semicarbonizzato di Ylenia Lombardo è stato trovato nella serata di mercoledì in un'abitazione di via Ferdinando Scala; l'allarme è scattato poco dopo le 18 quando dall’appartamento della 33enne alcuni vicini hanno visto uscire del fumo nero.
Il 36enne, che probabilmente conosceva la donna, è accusato di omicidio aggravato e incendio e avrebbe inizialmente confessato l'omicidio agli inquirenti dopo il fermo disposto dalla Procura di Nola. L'uomo, che avrebbe colpito e accoltellato Ylenia, avrebbe poi cercato di coprire le proprie tracce appiccando l'incendio che ha avvolto in parte il corpo della donna.
Nella casa del 36enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali e in cura presso un centro di igiene mentale, sono stati trovati abiti sporchi di sangue.
I vicini: "Una mamma non può morire così"
Ylenia, sposata e con una bambina di 11 anni, era disoccupata ma saltuariamente riusciva a lavorare come badante e collaboratrice domestica per pagare le spese. Il marito, attualmente, è detenuto per maltrattamenti proprio nei confronti della 33enne.
Dai vicini, Ylenia è stata descritta come una donna riservata; il suo unico diversivo era quello di trattenersi per qualche minuto, dopo il lavoro, nella piazza antistante la chiesa di San Paolo eremita, a pochi passi dall’appartamento di via Scala dove ha trovato la morte. Una ragazza dal sorriso solare, hanno detto alcuni giovani, anche se “di lei sappiamo ben poco”. “Una mamma non può morire così”, il commento di un'anziana.
Le parole del sindaco di San Paolo Bel Sito
Il sindaco di San Paolo Bel Sito, Raffaele Barone, aveva commentato così la notizia: “Siamo sotto shock per quello che si presenta come un atto molto forte”. E ancora: “La vittima viveva a San Paolo Bel Sito da poco tempo. Lei è stata descritta dai vicini come una persona ossequiosa e molto riservata. Questo omicidio ci lascia molto scossi”.