Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Donna uccisa nel Napoletano, il gip non convalida fermo dell’indiziato

Il giudice ha disposto 30 giorni di osservazione in una struttura psichiatrica per l’uomo accusato dell’omicidio di Ylenia Lombardo, la 33enne trovata semicarbonizzata a San Paolo Bel Sito

Ylenia Lombardo

Napoli, 8 maggio 2021 – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola non ha convalidato il fermo dell’uomo accusato dell’omicidio di Ylenia Lombardo, la 33enne uccisa e ritrovata mercoledì pomeriggio semicarbonizzata, dalla cintola in su, nel suo appartamento di via Ferdinando Scala a San Paolo Bel Sito, nell’hinterland di Napoli.

Il gip non convalida il fermo

Per l’indiziato il gip ha però disposto una misura cautelare in carcere presso una struttura psichiatrico-giudiziaria, dove sarà sottoposto a 30 giorni di osservazione per valutarne le condizioni psichiche. A renderlo noto è stato l’avvocato Gavino Rescigno, che insieme al collega Vincenzo Meo difende l’uomo.

Il presunto assassino, già in cura presso un centro di igiene mentale, era stato fermato su disposizione della Procura di Nola poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Ylenia con le accuse di omicidio aggravato e incendio. Oggi, durante l’udienza di oggi, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L’avvocato: “Valuteremo tutte le opzioni”

“Valuteremo tutte le opzioni – ha commentato l’avvocato Rescigno – alla luce della decisione del gip e del fatto che sono emerse le problematiche psichiatriche dell'accusato”. A casa dell’uomo, inoltre, sarebbero stati ritrovati degli abiti ancora sporchi di sangue e l’ipotesi è che abbia appiccato l’incendio per cancellare le proprie tracce dopo il delitto.

L’episodio ha sconvolto l’intera comunità di San Paolo Bel Sito, comune di poco più di 3mila abitanti alle porte di Nola, dove Ylenia si era trasferita da meno di un anno. Originaria dell’Avellinese, la 33enne lavorava saltuariamente come badante e collaboratrice domestica.

Ylenia lascia una figlia di 11 anni

Proprio il giorno in cui ha perso la vita, la donna avrebbe dovuto raggiungere la figlia 11enne a casa dei nonni materni a Viterbo. Il marito di Ylenia si trova invece in carcere proprio per maltrattamenti nei confronti della 33enne.

Nonostante la conoscessero poco, i vicini di casa descrivono la giovane madre come una ragazza dal sorriso solare, una persona ossequiosa e molto riservata. “Questo omicidio ci lascia molto scossi”, aveva detto l’indomani del delitto il sindaco di San Paolo Bel Sito, Raffaele Barone.