Venerdì 19 Luglio 2024

Ischia, il compagno di Marta Maria Ohryzko si difende: “La amavo e l’ho sempre aiutata”

Il fermo nei suoi confronti di Ilia Batrakov è stato convalidato. La donna è stata ritrovata morta ai piedi di un dirupo domenica: per ore gli aveva chiesto aiuto invano

Una foto di Marta Maria Ohryzko

Una foto di Marta Maria Ohryzko

Napoli, 17 luglio 2024 – “La amavo e l’ho sempre aiutata”. Si difende così Ilia Batrakov, il 40enne di cittadinanza russa, compagno di Marta Maria Ohryzko, la donna ucraina trovata morta domenica mattina in un dirupo poco profondo ad Ischia. In seguito alla presunta caduta, avrebbe messaggiato per ore con l’uomo chiedendogli aiuto invano

Batrakov è indagato per maltrattamenti nei confronti della compagna, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno di persona con problematicità psichiatriche e con crudeltà. L’ipotesi è che abbia ignorato deliberatamente le richieste di aiuto di Ohryzko.

L’indagato, attualmente in carcere, ha negato di aver mai maltrattato la donna: gli avvocati Rocco Maria Spina e Ciro Pilato hanno fatto sapere che Batrakov “ha riferito che l'amava e che l'ha sempre aiutata. Aveva dei problemi di salute e lui se ne era sempre preoccupato”. Secondo quanto riferito da Spina, adesso “sta molto male per quello che è successo, non immaginava che questa vicenda potesse avere un risvolto così nefasto”. Durante l'escussione in caserma, seguita al ritrovamento del cadavere, il 40enne ha espresso il desiderio di tornare nel suo Paese d'origine.

Il fermo di Batrakov è stato convalidato: resterà in carcere. Al termine dell'udienza di convalida del provvedimento di fermo notificato lunedì dai carabinieri, i legali avevano chiesto al giudice la concessione degli arresti domiciliari, presso l’abitazione di sua madre, situata accanto alla roulotte che condivideva con la Marta Maria.

Il primo esame esterno sul cadavere della 32enne ha evidenziato la frattura della caviglia, evento ritenuto compatibile con la caduta. Sono stati riscontrati anche ematomi sul viso ma nessun segno di soffocamento o strangolamento. Tuttavia, ciò non basta per risalire alla causa di morte: si attende l’autopsia. Nel mirino degli inquirenti anche la cancellazione, da parte di Batrakov, della chat con Ohryzko.