Lunedì 22 Luglio 2024

Ischia, “Marta Maria Ohryzko morta per un attacco epilettico dopo una notte nel dirupo”: l’ipotesi sconcertante

Il compagno Ilya Batraklov, attualmente in carcere, avrebbe rintracciato la donna, ancora viva: “Resta qui per la notte”. La 33enne ucraina potrebbe essere soffocata nel suo stesso rigurgito

La roulotte nella quale Marta Maria Ohryzko viveva con il compagno Ilya Batraklov (Ansa)

La roulotte nella quale Marta Maria Ohryzko viveva con il compagno Ilya Batraklov (Ansa)

Napoli, 18 luglio 2024 – Sembra sempre più scioccante il modo in cui Marta Maria Ohryzko ha perso la vita: la donna trovata morta domenica in un dirupo poco profondo di Ischia, sarebbe morta a seguito di un attacco epilettico, soffocando nel proprio rigurgito. E tutto questo mentre le sue richieste di aiuto al compagno Ilya Batraklov venivano ignorate.

A confermare questa ipotesi è la mancanza di segni di violenza sul corpo della 33enne ucraina, che si era allontanata nella sera di sabato dalla roulotte nella quale conviveva con il 40enne russo. Durante la passeggiata, Ohryzko sarebbe scivolata nella scarpata, rompendosi una caviglia. Si ipotizza che abbia passato tutta la notte in mezzo alla vegetazione, fino ad avere un attacco epilettico che le è risultato fatale. A far chiarezza sulla veridicità di questa ipotesi sarà l’autopsia.

È emerso che la donna sarebbe stata vittima di violenze da parte di Batraklov per almeno due anni. Sentito dagli inquirenti, il 40enne ha però negato l’accusa, sottolineando di averla amata e sostenuta con i suoi problemi di salute. Ieri pomeriggio le autorità hanno convalidato il suo fermo, per maltrattamenti con l'aggravante di avere commesso il fatto in danno di una persona con problematiche psichiatriche con crudeltà ed esiti mortali. Ohryzko era infatti in cura in un centro di salute mentale di Ischia. 

Secondo la sua ricostruzione, Batraklov sarebbe uscito per cercare la compagna, trovandola nel dirupo ancora viva: le avrebbe quindi detto di restare a dormire lì per la notte.